I Giovani Democratici di Massa Carrara rendono noti, in un comunicato, i dati sulla disoccupazione giovanile della provincia, manifestando tutta la loro preoccupazione: "La nostra provincia - scrivono - mostra secondo le statistiche ISTAT, una disoccupazione giovanile (18-29) in aumento nel biennio 2019-2020. Se nel 2019 la disoccupazione giovanile era al 12.8%, nel 2020, per probabile effetto della pandemia, era al 19.4%. Decisamente più problematica risulta l'analisi della disoccupazione nel biennio 2019-2020 relativamente all'occupazione maschile e femminile sempre relativa alle fasce d'età 18-29. Laddove nel 2019 l'occupazione maschile era al 13.2% ed addirittura nel 2020 si è abbassata all'11.3%, ciò che si denota per l'occupazione femminile è preoccupante: dal 12.3% del 2019 al 30.5 del 2020".
I Giovani Democratici denunciano, come concause della disoccupazione, le condizioni contrattuali da parte dei datori di lavoro, verso soprattutto alcune categorie di lavoratori, in particolare i cosiddetti stagionali: "La nostra posizione su questo tema è molto chiara: è necessario tutelare maggiormente i lavoratori - dicono - soprattutto quelli più giovani, dal venire letteralmente sfruttati. Questa tendenza è a nostro modo di vedere inaccettabile, proprio perché la retribuzione nei confronti del lavoratore deve essere non solo proporzionata alla qualità e quantità del lavoro, ma deve essere anche sufficiente ad assicurare al lavoratore "un'esistenza libera e dignitosa" (Costituzione art. 36"-).
Altro problema di enorme portata è il lavoro irregolare, che da sempre si presenta come punto critico non
solo a livello provinciale ma anche a livello nazionale, andando a comprendere molti lavoratori: " Il fenomeno
del lavoro in nero deve essere contrastato in maniera netta - affermano - perché nel lungo periodo produce danni a tutta la comunità, soprattutto ai lavoratori, i quali non si vedranno attribuiti i contributi che in realtà
spetterebbero lor".
L'invito da parte della componente, è quello di affrontare seriamente il problema, da parte delle istituzioni: "I datori devono investire e credere nella popolazione più giovane - concludono - con l'uscita dalla pandemia abbiamo l'occasione di trasformare radicalmente la vita e l'economia della nostra provincia".
D. B.