I vertici locali di Forza Italia denunciano il comportamento tenuto dalla portavoce Cinzia Chiappini che, nei giorni passati, aveva scritto al direttore della Gazzetta di Massa Carrara, Aldo Grandi, lamentando "attacchi politici" da parte della testata giornalistica e la mancata pubblicazione di comunicati stampa del sindaco sul tema dell'emergenza coronavirus.
A tale attacco è arrivata pronta la risposta del direttore della Gazzetta di Massa Carrara: "Gentilissima Cinzia Chiappini, quando ho letto la sua missiva non ho potuto fare a meno di pensare che lei c'è, o ci fa...". Giulio Zanetti di Forza Italia ha espresso piena solidarietà al direttore Grandi e a tutta la testata giornalistica, precisando che “il comportamento tenuto dalla signora Cinzia Chiappini nei confronti del dottor Aldo Grandi è molto grave, sia nella forma che nella sostanza, in quanto pregiudizievole della libertà di stampa garantita dall'articolo 21 della nostra Costituzione.
Dura critica anche da parte di Riccardo Bruschi, coordinatore comunale di Forza Italia, il quale parla di un atto di ingerenza, che denota altresì inesperienza politica, e invita l'amministrazione comunale ad occuparsi delle problematiche concrete che interessano il nostro territorio, soprattutto in un momento difficile come questo, e ad evitare inutili polemiche e attacchi agli organi di stampa.
Del medesimo avviso anche Gianni Musetti, che ha rilevato: “La politica nazionale e locale grillina, purtroppo, ci sta abituando all'utilizzo della stampa per finalità di propaganda e di attacco delle opinioni contrarie, piuttosto che per motivi istituzionali, quindi in modalità completamente antidemocratiche. I grillini e il sindaco sono passati dal promettere di trasformare il comune in una casa di vetro, a censurare tutto e a pretendere di dettare alla stampa e alle opposizioni le loro intenzioni. Il sindaco vorrebbe la stampa come la Pravda e l'opposizione nei gulag. Solidarietà alla redazione della Gazzetta di Massa Carrara e a tutti i giornalisti . “.
Risponde Aldo Grandi: grazie, innanzitutto per la solidarietà, ma vorrei dire che la parola 'grave' mi sembra esagerata. In fondo la collega Chiappini non ha fatto altro che quello per cui è pagata ossia assicurarsi che tutte le veline che scrive vengano regolarmente pubblicate. Il sottoscritto non ha fatto altro che risponderle per le rime e la storia finisce qui. Credetemi, ho lavorato per decenni in una redazione locale, a Lucca, di un quotidiano storico e rammento benissimo la totale assenza di libertà dei capiservizio che non potevano scrivere mai quello che volevano e pensavano, ma, se volevano fare carriera o conservare il posto, soltanto quello che passava e permetteva il convento. Mai avrebbero osato scrivere quello che ho scritto io perché la loro volontà contava quanto il due di coppe a briscola quando regna bastoni. A meno che non accettassero pedissequamente gli ordini di scuderia. Niente di nuovo sotto il sole, destra o sinistra non importa, sono le persone che contano e la loro indipendenza di giudizio e autonomia di pensiero.