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Scritto da Redazione
Politica
08 Gennaio 2021

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Orietta Colacicco, Presidente dei Paladini Apuoversiliesi scrive all’Assessore Monni e al consigliere Bugliani in merito all’erosione del litorale, dovuto al Porto di Carrara, al possibile ampliamento dello stesso e chiede che l’associazione possa prendere parte al sopralluogo sulle coste di Poveromo il 9 gennaio 2021.

“Bene, adesso ci dicono che siamo faziosi, che il Porto di Carrara non ha portato e non porterà erosione – dice Orietta Colacicco, Presidente dei Paladini Apuoversiliesi - Vero, l’erosione è un fenomeno naturale, lo abbiamo imparato, ma il porto ha fatto accelerare e molto il fenomeno. Visto che risale agli anni ‘30, basta confrontare le immagini dalla Torre Fiat del 1952 e del 2018 e domandarsi come mai la linea di costa si frastaglia sempre più, sino a ridursi a una linea sottilissima.”

“Del resto non lo abbiamo detto noi –aggiunge- ma 59 scienziati di tutto il mondo, che qui sono venuti a partire dal 2001 relatori del Forum Internazionale del Mare e delle coste. “

“Addirittura, prima ancora che il porto fosse realizzato, nel 1802 la relazione della Commissione Lizzoli, reperita in archivio di Stato –dichiara- prevedeva come l’ipotetica costruzione di tale opera “innaturale” avrebbe portato a una perdita di duecento passi di spiaggia ogni 52 anni. E’ ciò che sta avvenendo.”

Dopo proposte di ampliamento, proposte di ampliamento, bocciate nel 2001 e nel 2014 poiché “troppo impattanti”, nel 2018 si parla nuovamente di ampliamento del Porto di Carrara, ora accorpato al Porto di La Spezia, per volontà dell’Autorità della Liguria Orientale. “Quando, invitati fra gli stakeholder il 7 Novembre a La Spezia - spiega Clacicco- domandiamo di che dimensione sia l’ampliamento, ci rispondono che sarebbe dipeso dalle misurazioni, da un modello numerico. Ora ci sono queste misurazioni?”

“Qualcuno dice che ci sono prove e prove, sino al 2018 non c’erano, se ci sono, vorremmo averle per mostrarle a chi conosce bene la materia” asserisce. “Così vedremo se sono sufficienti a garantire che un ampliamento, che dal DPSS pare del 70% dell’attuale porto non aumenta e non fa accelerare l’erosione.” “Magari fosse così, diciamo noi! – esclama- Carrara avrà il porto commerciale e il porto turistico e tutto il litorale sarà tranquillo. Niente più erosione ed esondazione, perché ultimamente di questo si tratta. Oltre al grave danno ambientale ed economico dell’erosione, ora si tratta di sicurezza per le persone, se addirittura acqua e sassi escono in strada.”

“Durante la nostra assemblea del 19 Dicembre –soggiunge- il Sindaco di Massa Francesco Persiani ci ha comunicato che nel Piano regolatore a sue mani non risulterebbe un ampliamento quale quello desumibile dal DPSS. Curioso, perché il DPSS è propedeutico al Piano Regolatore, quindi gli abbiamo scritto per poterlo vedere. E aspettiamo.”

“Tornando a Marina di Carrara –riprende- che da un punto di vista turistico possano vivere due anime commerciale e turistica di pari ampiezza, senza una trasformazione totale dell’assetto urbanistico, sembra molto difficile.”

“Questo possiamo dirlo, perché fra noi ci sono esperti di turismo e di urbanistica –afferma- Chi arriverà non vorrà container, rumori, traffico, vorrà scendere dalla barca, bere un aperitivo, passeggiare. Magari vorrà pranzare o fermarsi a dormire sulla terra ferma. E allora dove sono gli alberghi?”

“Noi abbiamo il piacere di contare fra i nostri soci un famoso e grande urbanista che è Tiziano Lera. Il suo é un sogno fantastico, una conversione del porto in turistico, che, senza alcun ampliamento, avrebbe lasciato una banchina per il commerciale. Una soluzione per tutelare ambiente ed economia, rilanciando a partire proprio da Marina di Carrara tutto il comprensorio.”

“Dicono ancora che c’è accumulo di sedimenti lungo il molo e la diga foranea –dichiara- vero, avviene in molti porti, anche a Viareggio da dove è stata prelevata la sabbia per il ripascimento ancora parziale a Poveromo. Ma con questo accumulo quanto si potrà ripascere?” “Sappiamo da una recente ricerca dell’Università di Pisa presentata dal Professor Giovanni Sarti –spiega- che negli ultimi quaranta anni si è prodotto un deficit sedimentario di 253.900 mc, a testimoniare, considerati i vari ripascimenti, che i fiumi non portano quasi più nulla. Quanto invece l’ampliamento potrebbe far accelerare l’erosione. Questo è il punto. “

“Noi vogliamo capire e approfondire, ascoltando tutti, anche se certo –commenta- è un peccato che non abbiamo mai visto nessuno delle persone che dicono che noi diciamo il falso a uno dei tanti giorni di studio dedicati all’erosione. Ma noi siamo di mente aperta e se vogliamo sederci intorno a un tavolo virtuale, siamo pronti. Poi, sentiti i nostri esperti, ci esprimeremo e, se avremo dei dubbi, andremo avanti nel contrastare l’idea dell’ampliamento del porto con tutti i mezzi consentiti. “

“Intanto contemporaneamente –conclude- pensiamo all’erosione e al ripascimento. Abbiamo scritto all’assessore Monni e al Consigliere Bugliani, chiedendo di poter partecipare al sopralluogo di sabato 9 a Poveromo”.

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