La richiesta, di fondo, dei Verdi all’amministrazione carrarese è sempre la stessa: chiarezza, che dopo le risposte date da Giovanni Montesarchio, presidente della commissione ambiente del comune, è diventata ancora più impellente.
In merito alle motivazioni che hanno determinato l’abbattimento della pineta nella zona della Grotta di Avenza, l’amministrazione 5 stelle si è giustificata dicendo che l’intervento rientrava in una bonifica di veleni del terreno predisposta da anni ma mai messa in atto ma i Verdi hanno obiettato la curiosa circostanza per la quale i veleni dovuti all’inquinamento di tutta l’area confinante con la zona industriale si siano depositati solo in quella pineta e non in tutte le abitazioni che vi sorgono intorno.
Allo stesso modo, la risposta sull’installazione di antenne per il 5 G ha sollevato perplessità nei Verdi: “Ci hanno risposto che è tutto a posto e di stare tranquilli – hanno detto i Verdi – ma noi abbiamo chiesto a questa amministrazione, una cosa precisa e cioè di assumersi la responsabilità di garantire la salute della cittadinanza Carrarese.
Abbiamo Ricordato al sindaco di Carrara che molti cittadini hanno inviato, moltissime mail, nelle quali chiedono, di sospendere la istallazione e la sperimentare della la tecnologia di quinta generazione .Vogliamo ora ribadire che altri 500 primi cittadini italiani, di ogni appartenenza politica, hanno chiesto ,muovendosi in modo autonomo delle garanzie precise ai colossi della delle reti telefoniche e molti di questi, hanno assunto posizione rigide e ferme, soprattutto quando questo colloquio è stato assente o inconcludente e per una motivata assunzione di responsabilità, non hanno concesso il nulla osta alla sperimentazione e all’installazione di Antenne 5G.”.
I Verdi hanno rinnovato a De Pasquale la richiesta di non accettare “il pacco confezionato” imposto dalle compagnie telefoniche ed hanno proposto di aprire un tavolo di discussione tra le parti aperto anche alla cittadinanza per chiedere comprovate rassicurazioni scientifiche che la tecnologia 5G non nuoci la salute pubblica.
“Ricordiamo che garantire la salute è un diritto costituzionale - hanno concluso i Verdi - l’elettrosmog sviluppa malattie degenerative e che nel nostro territorio ci sono persone elettrosensibili fino al punto di manifestare vere patologie. La nostra presa di posizione è legittima, per questo motivo vi chiediamo di adottare il principio di precauzione. Ecco perché siamo contrari a sperimentazioni unilaterali e quando queste diventano vere imposizioni bisogna tenere alta la guardia e aumentare la vigilanza. Sappiamo come bene certi meccanismi siano stati introdotti nella vita quotidiana e di come hanno eluso i dovuti controlli. Molti forse non sanno , come ci è stata venduta la favola dell’amianto, prodotto miracoloso. Nel Milione, Marco Polo, racconta di una coperta magica che taglia il fuoco. Storie e storielle, tutte unite, solo con lo scopo di lucrare. Cosa poi è accaduto con la messa in produzione di questo prodotto è noto. Nel nostro territorio, al Cantiere navale di Marina di Carrara 60 operai sono stati uccisi da questo materiale. Altre morti, si sono verificate nella nostra Provincia per lavorazioni simili, e centinaia e centinaia di uomini e donne continuano a soffrire di asbestosi, malattia fatale. Non vogliamo provocare allarme, ma proporre una riflessione che porti sia ad un chiarimento sia a una soluzione. Prima di combinare disastri come è stato fatto con l’amianto e con altre sostanze tossiche è giusto fermarsi. Esperti affermano che la nuova trasmissione a onde corte, oltre a passare muri di cemento armato, arrivi persino a rompere la catena del DNA. Le nostre prese di posizione fanno parte del nostro modo di agire e di proporci, soprattutto oggi, che studi scientifici rivelano che l’attuale Pandemia , ha trovato terreno fertile dove l’inquinamento è più acuto”.