Se Atene piange, Sparta... in questo caso, ride. È di ieri il ricorso presentato al presidente Silvio Berlusconi ed al collegio dei probiviri nazionali, firmato da Jacopo Ferri e da numerosi coordinatori di Forza Italia dei comuni della provincia.
Oggetto, ormai noto, del ricorso: il sollevamento di Rita Galeazzi dall’incarico di coordinatore provinciale. Al suo posto, il commissario Emanuele Ricciardi, che oggi replica con annunci carichi di intenzioni e buona volontà.
“Da sempre – dichiara il commissario - nel lavoro e in politica, ho preferito i fatti alle parole e sarà così anche questa volta. Sono rimasto sorpreso positivamente dalla disponibilità che mi hanno manifestato tantissimi eletti e coordinatori di Forza Italia, anche delle precedenti gestioni. D'altronde non ho chiuso le porte a nessuno e mai le chiuderò".
L’annuncio promette bene: “Quello che faremo sarà lavorare sui temi. Oltre all'organigramma, lunedì comunicheremo anche l'attivazione dei dipartimenti. Su ogni aspetto della vita sociale e politica Forza Italia avrà un capo dipartimento. Saranno tutte cariche operative, che daranno vita ad una fitta agenda di eventi, incontri e attività politiche. Sarà una fase nuova alla quale guardo con fiducia".
Rispetto alle dimensioni della nuova struttura: "Il nostro non sarà un team ristretto, ma conterà su tantissime persone, tutte iscritte a Forza Italia. Da oggi non si potrà più ricoprire una carica senza essere iscritti o fregiarsi di un ruolo che non si ricopre effettivamente".
Infine, la conclusione con cui Ricciardi evidentemente segna la distanza dalla situazione che lo ha preceduto: “Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che, in queste ore, hanno aderito al nostro movimento politico, segno tangibile di un rinnovato entusiasmo. Sono felice che si sia percepita la voglia di fare e crescere che ci anima".
Numerose le firme che non compaiono nel ricorso di Ferri a sostegno della Galeazzi: segno inequivocabile che la spaccatura taglia trasversalmente il partito dalla Lunigiana alla costa, con riflessi ancora incerti sui banchi di prova che a breve impegneranno il partito in decisioni unitarie, le elezioni provinciali di fine anno e quelle amministrative della prossima primavera.
Michela Carlotti