Pollice verso su tutta la linea da parte del consigliere comunale di Carrara, Massimiliano Bernardi, sulle esternazioni fatte dal consigliere regionale del Pd Giacomo Bugliani in merito all’ampliamento dei posti letto negli ospedali dismessi locali per andare incontro all’urgenza della pandemia.
Bugliani, facendo il punto della situazione a Massa Carrara ha ricordato che la Regione sta approntando 14 posti letti da aggiungere ai 26 già realizzati ad aprile nel reparto covid ricavato nel vecchio ospedale di Massa per evitare di trasformare il Delle Apuane in un ospedale solo covid ed ha aggiunto la famigerata frase che ha fatto infuriare Bernardi ovvero che il Monoblocco di Carrara non è un ospedale ma un centro poliambulatoriale,
Peraltro Bugliani ha spiegato la fondamentale necessità di preservare anche i servizi ambulatoriali specialmente quelli oncologici ospitati appunto nel Monoblocco. Ma per Bernardi l’affermazione di Bugliani sarebbe proprio la conferma della considerazione che il consigliere regionale ha della struttura carrarese: “Quindi secondo Bugliani il nostro Monoblocco non è un ospedale - ha detto Bernardi - infatti era proprio lui che lo voleva demolire assieme a tutta la ciurma del PD locale e regionale. Forse Bugliani non ricorda che il 3 agosto di quest’anno Eppure come fa a non ricordare che il 3 Agosto insieme alla nomenclatura Pd era ad inaugurare i 40 nuovi letti allestiti al Monoblocco di Carrara per le cure intermedie. Visto il caos e la gravissima disorganizzazione che spaventa i cittadini per l'aumento esponenziale dei casi che si registrano, i ritardi nel fare i tamponi, gente dimenticata in quarantena , mancanza di medici ed infermieri, le USCA insufficienti, i vaccini antinfluenzali non pervenuti, alberghi Covid provinciali inesistenti, non ci si può più fidare di un politico che è disinformato sulla sanità locale.”
Bernardi ha ricordato la preoccupazione dei cittadini di fronte a quella che lui ha chiamato “inesauribile incompetenza e mancanza di responsabilità di chi ci dovrebbe curare” dimostrata dai “giochini a nascondino" sugli ospedali della provincia da parte dell’allora governatore Pd Enrico Rossi e compagni, con milioni di euro spesi e zero risultati.
Bernardi ha poi ripercorso le tappe della vicenda del Monoblocco: “Dopo la decisione di demolire il Monoblocco perché inagibile e staticamente a rischio crollo, il 18 Marzo in piena pandemia e con il NOA al collasso, i vertici PD della Regione avevano cambiato idea e rivalutato la struttura di Carrara reputata di nuovo agibile anche come ospedale. Per questo era stato riattivato il vecchio Pronto Soccorso con la realizzazione di dieci posti letto di terapia intensiva e altri letti che avrebbero dovuto essere individuati nella ex Oculistica. A Massa erano stati ricavati 28 posti di Terapia intensiva al primo piano del vecchio ospedale e altri interventi avrebbero dovuto essere realizzati ai piani terzo, quarto e quinto per 53 posti di degenza ordinaria, il tutto con un finanziamento di 1 milione e 800 mila euro. Il delirio di questi giorni con la proposta di individuare l'ospedale di Pontremoli per malati Covid, era già stato raggiunto a fine aprile quando l’ex Pronto Soccorso del Monoblocco, nel giro di 15 giorni era stato di nuovo chiuso definitivamente perché dichiarato reparto “dormiente“.”
Dura la critica di Bernardi per i soldi buttati via prima da Rossi e adesso da Giani che ha approntato il centreo di tracciamento a Carrarafiere ed ha bacchettato gli esponenti del Pd per essere stati, a suo parere, più concentrati nella campagna elettorale durante l’estate, che sugli adeguamenti delle strutture in revisione della seconda ondata del coronavirus.
“Non ci hanno né convinto né rassicurato - ha concluso Bernardi - le strumentali dichiarazioni buttate lì a caso dal consigliere Giacomo Bugliani ancora in cerca di assessorato. Il nostro Monoblocco salvato dalla demolizione dai cittadini e dai comitati scesi in piazza, non è solo un insieme di ambulatori, perché a meno che il reparto di cure intermedie non sia stato già smantellato, finora era funzionante. In sintesi la domanda che si pongono tutti i cittadini è : cosa ci succederà ora?”.