Partecipato l'incontro di martedì scorso alla Sezione Vittorio Fabrizio del PRI di Carrara con il presidente della RSA Regina Elena di Carrara, dott. Fabrizio Pucci.
Il segretario del PRI di Carrara, Gianvincenzo Passeggia, ne ha fatto l'introduzione sottolineando come il tema della cosiddetta "terza età" stia a cuore del PRI locale, non solo per questioni più immediate e dirette, come il lascito del repubblicano Carlo Baracchini, che proprio grazie al Regina Elena a all'Amministrazione di Carrara, in virtù del costante impegno dell'Avv. Pincione, è finalmente andato a segno, ma anche perché si tratta di un tema fondamentale che deve entrare di più nell'agenda politica, dato il cambiamento strutturale che sta vivendo la nostra società, caratterizzata da una popolazione anziana sempre più nutrita e, d'altro canto, ancora attiva e capace di dare il proprio contributo.
Intervenuto a titolo personale, così come le due consigliere di amministrazione presenti, la dott.ssa Lucia De Filippi e la dott.ssa Maria Grazia Menichetti, il presidente Pucci ha esposto il nuovo corso della gestione del Regina Elena, in cui un ruolo fondamentale è svolto anche dal direttore, il dott. Antonio Sconosciuto.
Dopo aver ricordato il repubblicano Vincenzo Volpi da poco scomparso, ha principiato dalla storia della nostra istituzione assistenziale sul finire dell'800, passando poi ai molti servizi, sia di accoglienza che sanitari, che la struttura offre. Dotata anche di un riconosciuto centro Alzheimer adeguatamente attrezzato per gli ospiti colpiti da questa grave malattia, ha passato in rassegna le molte iniziative di inclusione e di commistione fra RSA e comunità, come per esempio l'apertura della struttura a eventi culturali, di arte e anche di musica. Alcuni già in questi mesi, molti altri in programma, come anche per esempio brevi gite nei paesi a monte da cui provengono alcuni ospiti della casa.
Un centro, insomma, in cui la passione si intreccia con la competenza e con il rigore nella gestione, che già sta dando i propri frutti, senza che manchi l'attenzione anche per il personale, come risorsa decisiva per il successo della missione del Regina Elena. Una struttura cioè non di ricovero, come purtroppo usualmente può essere intesa, ma come luogo in cui gli ospiti proseguano al meglio una degna qualità della vita in età non più giovane, in un centro aperto alla comunità, connesso con la società e che sia conosciuto e perciò incluso in misura crescente nelle azioni della politica.
Il nuovo corso del Regina Elena
Scritto da Redazione
Politica
01 Febbraio 2024
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