"Cambio della dirigenza Pd: la montagna ha partorito il topolino, e per topolino intendiamo qualche piccolo posticino": questo il commento di Simone Caffaz, consigliere comunale di Carrara Civica e già candidato a sindaco, sui recenti cambiamenti in via Groppini e le conseguenti ripercussioni sull'amministrazione comunale di Carrara. "A fronte del palese disastro della giunta Arrighi – argomenta Caffaz – nei mesi scorsi abbiamo ascoltato in ogni angolo della città tanto bellicosi quanto improbabili proclami: le promesse di cambiamento riguardavano tutto, dai programmi alla giunta, dai rapporti con la Regione a quelli con i gruppi sociali. L'unico elemento di continuità, a giudizio dei piddini precongresso, avrebbe dovuto essere la sindaca e non per bravura, ma perchè, visto quanto male sta amministrando, se la mandano a casa ora, per governare, devono riaspettare due secoli".
"Appena il congresso è stato celebrato – continua il consigliere di opposizione– è stato subito chiaro che nulla sarebbe cambiato, tutt'al più il Pd si sarebbe accontentato di qualche insignificante cadrega nel sottobosco della politica o in qualche struttura pubblica. Da un lato la sindaca che, finché durerà, manterrà il ruolo di "domina" nel centrosinistra e nella maggioranza carrarese, dall'altro il partito, talmente debole e scarsamente autorevole, da essersi trasformato in un cacciatore di elemosine".
Di seguito Caffaz ha comincito a citare alcune tematiche amministrative: "Si pensi ad esempio alla sanità, ambito in cui il comune e il Pd ne hanno combinate di tutti i colori: dal crack dell'Asl alla brutta vicenda del Monoblocco chiuso per motivi strumentali agli interessi della Regione e dell'Asl. Intanto i servizi sanitari, da 20 anni a questa parte, sono andati incontro in città a un continuo e inesorabile depauperamento e sono oggi ridotti al lumicino. Proprio nei giorni in cui il Pd si rifaceva il look con la nuova "fiammante" (nel senso di rossa, almeno all'apparenza) dirigenza, la città subiva l'ennesima umiliazione: il trasferimento a Massa, non previsto da nessun accordo e non annunciato da nessuno, delle cure per il piede diabetico, che ha creato gravi conseguenze per centinaia di pazienti". Di qui la conclusione: "Il Pd – ha chiosato Caffaz – non è neppure riuscito ad attuare il proposito egoistico di recuperare la delega al marmo, la più ambita di tutte, che la sindaca tiene gelosamente per sé nonostante sia tutt'altro che esperta dell'argomento e non sia praticamente quasi mai intervenuta sul tema in quasi due anni di consiglio comunale. Forse questo deriverà dal fatto che ha qualche amico che lavora nel settore. O forse, visti i ripetuti conflitti di interessi di cui la sua amministrazione è protagonista, qualcuno che più che amico è familiare".