Il discusso selfie di Stefano Benedetti con alle spalle la spiaggia di Marina di Massa è arrivato anche in consiglio comunale attraverso l’interpellanza presentata dai consiglieri del Pd, Elena Mosti ed Gabriele Cairoli. La polemica era nata per il fatto che la foto poteva far supporre che Benedetti si trovasse sulla spiaggia in un momento in cui l’accesso alle spiaggia era stato vietato dal comune come misura anticovid. Nell’ultimo consiglio comunale di Massa, il sindaco Persiani ha risposto ai due consiglieri del Pd sottolineando che l’oggetto della richiesta riguarda la vita privata personale di Benedetti e non il suo ruolo politico ma Benedetti ha voluto ulteriormente chiarire la situazione ed ha spiegato: “Il fatto è accaduto durante una passeggiata privata fatta insieme alla mia cagnetta. La foto incriminata scattata dal sottoscritto con selfie, non è stata fatta sulla spiaggia ma a confine e d’altronde è praticamente impossibile provare il contrario perchè è una foto a mezzo busto, dove non si può assolutamente capire dove ero posizionato in quel momento. Per cui, qualsiasi illazione, ipotesi o accusa sollevatami sui social o con l'interpellanza presentata, non è altro che una vera e propria diffamazione pubblica, alla quale i due consiglieri saranno chiamati a risponderne nelle dovute sedi competenti e giudiziarie e ciò è avallato dal fatto che i due buontemponi, non hanno neanche presentato una legittima “ denuncia” alla Procura della Repubblica o alla Polizia Municipale, ma si sono limitati ad inoltrare una inutile e strumentale interpellanza al sindaco, il quale, tra l’altro, non ha nessuna competenza in merito a delle presunte indagini che loro hanno reclamato anche in Consiglio Comunale. Faccio, inoltre, presente che, comunque, anche se fosse stato accertato un comportamento illegittimo da parte mia per aver messo i due piedi sulla spiaggia nel periodo di divieto da Covid-19, non si tratterebbe di “reato penale”, come asserito erroneamente dai due consiglieri, ma di “illecito amministrativo”, perseguibile solo con una semplice sanzione.”. L’occasione è stata buona per Benedetti per bacchettare i due consiglieri dell’opposizione ai quali ha suggerito di non continuare a svolgere il loro ruolo impicciandosi nei suoi affari personali per non correre il rischio di “violare la privacy” o “diffamare pubblicamente” e soprattutto di fare figuracce pessime.
“ Non posso che auspicare – ha concluso Benedetti - da parte loro un impegno maggiore e di qualità nello svolgere il proprio ruolo di oppositori all’attuale amministrazione comunale, ma, d’altronde, ricordo a mente che in passato l’unica iniziativa portata a termine da Mosti Elena, sia come consigliera, sia come assessore fu nel 2015 il progetto Book crossing, fallito nel suo nascere tanto che dopo un solo anno c’erano già denunce di punti in stato di abbandono per i quali si chiedeva la rimozione. Oggi, come ricordo, ci è rimasto solo il relitto di cabina telefonica con qualche vecchio libro unto a Ricortola, dove giornalmente qualcuno va a scaricare i propri bisogni fisiologici ed a giorni l’amministrazione comunale provvederà ad eliminarlo , come ha già fatto per l’altro punto presente all’interno della struttura Master.”.