Non è piaciuta, al coordinamento comunale di Fratelli d’ Italia, la decisione dell’amministrazione di intitolare una strade del comune allo scrittore inglese Charles Dickens, e molte sono state le critiche espresse al riguardo. “Il sindaco e la giunta del comune di Carrara – ha detto Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale di Fdl - hanno cambiato la toponomastica a Carrara intitolando allo scrittore inglese l’ ormai ex “Viale della Stazione” in località San Martino, dove sorgeva la stazione ferroviaria di quella ferrovia Marmifera, sempre dichiarata di grande interesse dal sindaco e dall’assessore Forti, tanto da realizzare una mostra dedicata a raccontarne la storia e a preservarne il ricordo.” Baruzzo non ha potuto fare a meno di lanciare una bordata all’amministrazione ricordando i 40 mila euro spesi per l’allestimento della mostra della ferrovia marmifera che, secondo il suo giudizio, non avrebbe suscitato alcun entusiasmo e sarebbe stata visitata solo da scolaresche a cui era stata imposta la gita. Ma tornando alla questione dell’intitolazione della strada a Dickens, Baruzzo ha fatto notare : “ Il sindaco e l’assessore Forti hanno deciso di loro libero arbitrio di sostituire il nome di una strada che ricordava l’esistenza della ferrovia marmifera, con quello di Charles John Huffam Dickens e questo solo perché una cittadina di Carrara ne ha fatto richiesta, motivando il fatto che lo scrittore, giornalista e reporter di viaggio britannico durante la sua permanenza in Italia, a Genova, fece visita anche alla città di Carrara.
Se ciò potrebbe dare teoricamente lustro alla città, almeno per quei pochi conoscitori dello scrittore inglese, riteniamo che sia inammissibile il fatto che questa amministrazione abbia deciso su due piedi di cambiare la toponomastica ad una strada su richiesta di una semplice cittadina. Il fatto poi che Dickens abbia visitato Carrara non giustifica l’intitolazione di una strada: Carrara non viene certo ricordata, nè è conosciuta in Italia e nel mondo, per uno scrittore britannico dell’800 che passeggiando per la città si soffermò sul Ponte Baroncino.”. Baruzzo ha quindi rilanciato chiedendo l’intitolazione di strade locali a personaggi che davvero hanno lasciato segni importanti sulla città come gli scultori Arturo Dazzi, Aldo Buttini, Sergio Vatteroni, Cesare Poli Antonio Biggi, gli architetti Enrico Del Debbio, Giuseppe Boni, l’ingegnere Luigi Lorenzo Secchi. “ Sono figure – ha concluso Baruzzo - di carraresi o di artisti che a Carrara hanno lavorato , e che non vi hanno solo transitato, che hanno caratterizzato e contrassegnato con le loro attività professionali l’arte e l’architettura italiana del secolo scorso, tanto da essere ricordati in città come Roma e Milano con mostre e convegni dedicati e veri ambasciatori della sapiente lavorazione della prima risorsa e ricchezza della città: il marmo. Un altro passo falso della giunta grillina verso il baratro in cui cadrà la città.”