Chiusi i battenti del padiglione di CarraraFiere che per mesi, dalla fine di marzo, ha funzionato come hub vaccinale per la campagna predisposta dalla regione Toscana, dal 18 ottobre le vaccinazioni vengono effettuate nell’ex ospedale di Massa.
Un sito inadatto, secondo Italia Viva, che ritiene debba essere rivista la scelta, aziendale Usl soprattutto a fronte della quarta ondata di contagi e dell’avvio della somministrazione della terza dose.
L’esponente IV, Fabrizio Volpi, precisa che l’utilizzo dell'ex nosocomio massese, che è una struttura di proprietà dell'azienda Usl, permette di non pagare alcun canone di utilizzo, con conseguente risparmio di denaro pubblico. “Ma – averte - in caso di estensione delle fasce di età a cui somministrare le terze dosi e dell’avvio delle vaccinazioni anche ai bambini tra i 5 e gli 11 anni, l’azienda dovrà rivedere le sue scelte con il necessario potenziamento della struttura dedicata”.
Oppure, Volpi prospetta un’altra soluzione già sperimentata in altre realtà: riorganizzare le somministrazioni a livello di distretti attraverso una "modalità diffusa” in piccoli "spoke" territoriali.
“Italia Viva nell’uno o nell'altro caso spinge a prendere decisioni subito – incalza Volpi – perché il virus è imprevedibile ed occorre rafforzare fin da subito i punti di somministrazione, soprattutto in vista del picco massimo di contagi previsto per il mese di gennaio”.
Infine, Volpi ribadisce che le criticità riscontrate in questo mese di utilizzo del secondo piano dell’ex ospedale di Massa, dimostrano che il sito non è in linea con le esigenze degli utenti.
“Svariati disagi sono stati registrati fin dai primi giorni: criticità ambientali, strutturali e organizzative. In primo luogo, i tempi lunghi d'attesa, anche oltre le due ore per poter effettuare la vaccinazione; esiguo parcheggio antistante il vecchio ospedale che costringe le persone a lasciare l'auto in basso prima della ripida salita; primo locale di accesso ristretto, buio, con soffitti bassi e una piccola finestra che non può garantire un’adeguata aerazione. Disagi che colpiscono in modo particolare gli anziani, i disabili, fragili, e non agevolano certamente la volontà dei cittadini a vaccinarsi”.
Criticità che potevano essere evitate, secondo Volpi, se l’azienda Usl avesse valutato la nuova proposta della IMM che prevedeva un ridimensionamento dell'area da mettere a disposizione con significativa riduzione del canone.
Mi. Ca.