Il segretario CISL FP Toscana, Enzo Mastorci, interviene sulla questione degli asili nido di Massa.
"Dopo aver ribadito la nostra posizione in seguito alla presentazione del piano occupazionale, torniamo ad esprimere il nostro punto di vista relativamente all’esternalizzazione dell’ultima sezione dell'asilo nido "Cavalluccio Marino", che passa così interamente alla gestione indiretta e alla soppressione della sezione “grandi “ del nido “ La Giostra”, che diventerà "sezione primavera".
Una riorganizzazione che non piace alla CISL: "Dispiace constatare che soltanto tre anni fa la giunta comunale al suo insediamento aveva fatto una scelta lungimirante, quella di puntare sul servizio pubblico assumendo cinque educatrici dalla graduatoria esistente. Apprezzammo molto la decisione di puntare sull’implementazione del servizio pubblico, nonostante le difficoltà del momento in cui la normativa imponeva forti limiti alla capacità assunzionale degli enti locali".
Un indirizzo che, però, non è stato percorso: "La mancata inclusione di nuovo personale educativo nell’ultimo piano assunzionale con la conseguente perdita della gestione diretta, seppure parziale, di una struttura non ci trova quindi favorevoli. Tirando le somme, questo riassetto complessivo comporta una contrazione del servizio che si aggiunge alla soppressione della sezione “piccoli” del nido "Arcobaleno" mai ripristinata".
Secondo Mastorci, se alla base di queste scelte c'è la valutazione del calo degli iscritti, si tratta di un'impostazione sbagliata, poiché sul calo dell'ultimo anno ha certamente agito la pandemia che si è tradotta nel timore delle famiglie di mandare i figli a scuola e nella grave e, purtroppo oggettiva, flessione dell’occupazione femminile.
"Lo scenario in cui si collocano ormai i nidi - spiega Mastorci - è sempre più quello dell'accoglienza 0-6 anni, sospinto dalle linee guida appena emanate, e nel contempo la pubblica amministrazione va verso un rinnovamento che prevede un alleggerimento dei vincoli con la conseguente implementazione del personale tramite procedure selettive e concorsuali più snelle. Questo indirizzo di tipo nazionale verrà alimentato dalle politiche europee che prevedono una forte spinta dell’offerta formativa e del welfare familiare nel quale i servizi educativi rappresentano il fulcro".
Alla luce di queste osservazioni la CISL FP ribadisce una posizione già nota: "Va preservata l’attuale organizzazione del servizio ed è necessario recuperare la sezione “piccoli” del nido "Arcobaleno" affinché l’offerta garantisca una risposta completa alla domanda e la cui soppressione impedisce, invece, un successivo percorso nelle sezioni “medi” e “grandi“. "Chiediamo pertanto all'amministrazione comunale - conclude la CISL - di non lasciare la via maestra imboccata tre anni fa proseguendo nella gestione diretta del servizio erogato alle famiglie ed a quanto di più caro esiste: i bambini".