Parte con un severa critica all’amministrazione e al sindaco De Pasquale, la richiesta di informazioni chiare sul caso della farmacista dipendente di Nausicaa risultata positiva a Covid 19 e ricoverata all’ospedale delle Apuane. Ad avanzare critiche e richiesta è Nicola Pieruccini, coordinatore comunale della Lega, che ha voluto, per prima cosa far notare come, molto spesso, negli ultimi tempi, nei comunicati che riportano la voce del sindaco sul sito del comune utilizzato per informare i cittadini dell’andamento del contagio sul territorio comunale, siano inseriti duri attacchi alla Lega. “Troppo spesso gli eccessi di protagonismo del sindaco De Pasquale e della sua maggioranza – ha detto Pieruccini - noncuranti della pandemia in atto, prendono il sopravvento lasciando fiato a dichiarazioni e comportamenti irresponsabili le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Ma fino a che punto il grillino De Pasquale sarà disposto a spingersi e qual è il confine tra informazione e manipolazione? La Lega suggerisce a chi ha compiti istituzionali di agire concretamente, e non ricercare una facile notorietà e qualche apprezzamento sui social fondati sull’onda dell’emotività suscitata dal drammatico momento che viviamo. De Pasquale ha già fatto ripetutamente attacchi alla Lega in altre circostanze ed è poco corretto che il sindaco utilizzi tali mezzucci sul sito ufficiale del comune per la propria propaganda politica. La Lega che continuerà a manifestare politicamente e pubblicamente le proprie critiche proprio in favore di una più trasparente informazione e senso di responsabilità.”. Pieruccini ha poi chiesto espressamente al sindaco e all’amministratore delegato di Nausicaa, Luca Cimino, di informare in maniera chiara la popolazione in merito all’entità della eventuale diffusione dell’infezione coronavirus tra i dipendenti dell’azienda partecipata. È un compito ineludibile e non convincono per niente le motivazione divulgate dal sindaco De Pasquale, ormai impegnato quotidianamente a difese d ‘ufficio, di non voler far trapelare notizie al fine di tutelare la privacy dei lavoratori. Tesi insostenibile e incoerente considerato che il sindaco stesso quotidianamente diffonde notizie in tal senso, notizie che vengono diffuse anche attraverso i comunicati dell’ Asl, della Regione e del governo in quanto informano sul numero di quarantene, infettati,ricoverati e morti.”. Pieruccini ha poi messo in evidenza il problema della mancanza dei presidi sanitari di prevenzione, come le mascherine, segnalati dai cittadini in relazione ad alcune farmacie comunali. “Le aziende - ha aggiunto Pieruccini - per decreto devono dotare i propri dipendenti di dispositivi atti a ridurre contatto tra operatore e pubblico, ma, a quanto riferiscono e documentano alcuni clienti, questo non è stato sempre garantito nelle farmacie comunali. Quindi, per ciò che sta accadendo in città, la Lega obbliga il sindaco e il presidente Cimino a rendere pubblici il numero di dipendenti positivi e/o in isolamento di Nausicaa e del comune informando la popolazione se un farmacista in servizio alle farmacie comunali sia o meno ricoverato al Noa per Coronavirus e se tra i cimiteriali ed altri dipendenti siano state prese da parte del Servizio Usl misure di quarantena obbligatoria.”.
Pieruccini a nome della Lega ha voluto ringraziare tutte le persone che continuano a garantite i servizi fondamentali per la città in condizioni di grande difficoltà senza far mancare l’impegno, la tenuta e l’efficacia al fine di erogare i servizi amministrativi, alla persona e la raccolta dei rifiuti. Infine Pieruccini ha chiesto al sindaco e a Cimino di garantire i dispositivi di protezione a tutti i lavoratori nei luoghi aperti in modo che il lavoro possa svolgersi nella massima sicurezza e che non venga lasciato indietro nessuno perché nessun lavoratore deve rimanere esposto. “ L’evidente e persistente carenza di dispositivi di protezione – ha concluso Pieruccini - come ci è stato riferito, si è verificata purtroppo in tutti i servizi che gestisce Nausicaa, coinvolgendo operatori e altrettanti beneficiari, persone in condizioni di fragilità. Il fabbisogno giornaliero delle mascherine, peraltro, avrebbe dovuto essere preventivato e programmato dal presidente Luca Cimino e dai vertici della partecipata per evitare le oggettive , diffuse e conosciutissime difficoltà di approvvigionamento, per non ritrovarsi responsabili di quanto invece è accaduto.”.