Le mascherine distribuite dalla Regione, consegnate prima a domicilio e poi presso le farmacie, non sono a norma e potrebbero addirittura essere dannose per la salute. Questa l’opinione di Nicola Pieruccini, commissario della Lega Salvini Premier che non ha esitato a parlare di truffa e ha chiamato in causa il governatore della Toscana Enrico Rossi, l’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi e tutto il Pd toscano.
“Vogliamo sapere la verità – ha detto Pieruccini - di chi è la responsabilità per aver selezionato la ditta cinese di Prato dando un affidamento diretto senza requisiti. Da lunedì 20 aprile anche il nostro comune aveva cominciato la distribuzione gratuita di mascherine regalate dal presidente Enrico Rossi. Più passano i giorni e più la tanto sbandierata efficienza della Regione rossa in tempo di covid sembra crollare come un castello di sabbia.”.
La mancanza di certificazione sulle mascherine distribuite dalla Regione, come ha ricordato Pieruccini, ha portato all’arresto, da parte della Guardia di Finanza di Prato di tredici imprenditori cinesi ai quali sono state sequestrate centinaia di migliaia di mascherine chirurgiche destinate sia alla Protezione Civile, sia alla centrale acquisti per la sanità per conto della Regione Toscana (Estar).
“Le mascherine distribuite anche nel nostro comune – ha aggiunto Pieruccini - sarebbero state consegnate senza che vi fosse l’obbligatoria certificazione, senza nessuna certezza e soprattutto sembrerebbe senza l’ok dell’Istituto Superiore di Sanita. I vertici del Pd toscano ce le hanno fatte indossare e non sono servite a niente, ma le hanno distribuite anche ai medici e agli infermieri. Dispositivi inadeguati per i quali la Regione aveva speso decine di milioni di euro. Indignati per l'accaduto, il 31 di marzo i medici toscani hanno presentato un esposto alla procura nei confronti di Enrico Rossi per tentata strage.”.
Pieruccini a nome della Lega ha definito sconcertante il comportamento del Pd toscano ed ha ricordato che la deputata Martina Nardi e il consigliere regionale Giacomo Bugliani si erano scagliati contro il sindaco di Massa Francesco Persiani perché le aveva distribuite in modalità secondo i DEM “grave e pericolosa per la salute dei cittadini”.
“Questa è la dimostrazione - ha concluso Pieruccini - di una propaganda da campagna elettorale che Enrico Rossi, Martina Nardi e Giacomo Bugliani hanno cavalcato sulla salute dei cittadini e che oggi è miseramente fallita con l’inchiesta è l'arresto dei cinesi della “ giochessa”. Politicamente la Lega sostiene che sulle mascherine non certificate siamo stati tutti lesi e che la giunta e i partiti di maggioranza regionale non ci si sono fatti scrupolo di assegnare un contratto milionario a quel distretto parallelo cinese e a quella rete di produzione clandestina che la Regione avrebbe invece il compito di contrastare in quanto sacca di illegalità. Il nostro presidente Enrico Rossi ha minato con il suo comportamento anche l’autorevolezza della Regione per aver attinto con disinvoltura materiale contestato dalle autorità come inefficace, prodotto peraltro con lo sfruttamento dei lavoratori clandestini e con l’illegalità . Gli accertamenti dell’autorità giudiziaria seguiranno il loro corso, ma intanto contro questa maggioranza Pd la class action la faranno i toscani con le elezioni regionali. Tutti a casa.”.