La rete delle associazioni e dei comitati, tramite una lettera aperta inviata al presidente della regione Toscana Eugenio Giani, all’assessore all’ambiente regione Toscana Monia Monni, al sindaco di Carrara Serena Arrighi e al commissario prefettizio di Massa Maria Rosa Trio, chiede un percorso partecipato nella forma di un contraddittorio pubblico sul progetto del biodigestore anaerobico del Cermec Spa.
Secondo le associazioni e i comitati contrari al biodigestore infatti, il Il procedimento attuato dalla regione Toscana che ha portato ad escludere la valutazione di impatto ambientale ordinaria (VIA) dell’impianto del Cermec SpA, si è svolto senza avere coinvolto attivamente la comunità locale, preventivamente all’ avvio del processo decisionale sul progetto in questione, come invece previsto dai principi delle norme comunitarie e nazionale sulla partecipazione del pubblico nei procedimenti a rilevanza ambientale.
Sotto il profilo formale inoltre, essendo conclusa la fase di verifica di assoggettabilità a VIA, non si potrebbe chiedere né l’inchiesta pubblica (possibile solo dentro la procedura di VIA ordinaria) né il dibattito pubblico secondo la legge regionale toscana sulla partecipazione.
Detto questo però, alla luce del mancato coinvolgimento preventivo dei cittadini interessati dall’impatto del progetto, e dei principi di partecipazione della direttiva UE sull’ accesso alla informazione partecipazione e alla giustizia in materia ambientale, i firmatari della lettera, chiedono che sia possibile avviare comunque un percorso partecipato nella forma quanto meno del contraddittorio pubblico da svolgersi in un’unica udienza pubblica e che dovrà avere anche determinate caratteristiche: prima di tutto che la gestione del contraddittorio avvenga da parte di una figura esterna definita con accordo tra le associazioni richiedenti e l’ autorità competente al rilascio dell’ AIA, che le autorità competenti presentino lo stato del progetto in vista dell’avvio del procedimento di AIA, e che il pubblico possa partecipare attivamente con richieste di maggiori informazioni o segnalazione di eventuali scenari alternativi di gestione dei rifiuti organici. Inoltre chiedono la sintesi del progetto, la verbalizzazione del contradditorio tramite registrazione, e che il verbale risultante, possa essere utlizzato come atto istruttorio ai fini dello svolgimento del procedimento AIA.