È partito dalla citazione dei principi sulla sicurezza del socialista Luigi Iorio, il consigliere della Lista Ferri, Filippo Mirabella per segnalare la mancanza della stessa in molte zone di Avenza, sottolineando come il pensiero di Iorio: “La sicurezza si deve tradurre ad esempio in un maggior numero di videocamere nelle strade, più sicurezza in particolare nelle zone vicine alle stazioni ferroviarie. Siamo sempre stati a favore dell’integrazione ma questa deve passare per il rispetto delle leggi e delle regole. Non è più pensabile assistere a continue risse o a scene di degrado che fanno sentire i cittadini poco sicuri. Dire questo non è razzismo, ma prendere coscienza della realtà” non sia alla basa delle scete dell’assessore socialista Elena Guadagni. “La criminalità ad Avenza diventa sempre più presente e gli stranieri ed extracomunitari non integrati sono sempre più numerosi – ha detto Mirabella - Sul tema il silenzio dell'amministrazione Arrighi è assordante e la voce dei nostri concittadini viene continuamente ignorata. L’ennesimo episodio di violenza è avvenuto due giorni fa e lo spettacolo che si sono trovati davanti, di prima mattina i viaggiatori alla stazione di Carrara - Avenza, è a dir poco inquietante. Vetri di bottiglie e vistose macchie di sangue sul pavimento dell’ingresso, il tutto completato da involucri di plastica sparsi ovunque, per i quali non ci vuole una grande immaginazione per ipotizzare a cosa fossero necessari. Un regolamento di conti tra bande malavitose? Le autorità sono intervenute? Cosa sia successo non è dato saperlo. Inaccettabile ed insostenibile quanto accaduto soprattutto per chi deve frequentare la stazione ferroviaria alle prime ore del mattino, perché la stazione è comunque un biglietto da visita per i turisti, ma anche per gli utenti, prevalentemente studenti e lavoratori pendolari che quotidianamente la frequentano. Quindi torno a chiedere l’intervento del sindaco Arrighi, visto che l’assessore Guadagni si è ingolfata con la sede dei vigili, per mettere in sicurezza i cittadini e restituire la piena fruibilità anche delle aree circostanti la stazione che sono lasciate al buio con rifiuti di ogni genere ai bordi dei marciapiedi. Nonostante le ripetute richieste, le cronache quotidiane ci raccontano di furti, aggressioni e situazioni di degrado che sembrano essersi insediate nella vita di tutti i giorni . A nulla sono servite le interrogazioni in consiglio comunale, gli articoli sulla stampa, non ultimo l’incontro con la Prefettura che ha esortato l’assessore Guadagni ad individuare rapidamente una collocazione per una sede distaccata della Polizia Municipale che pare essere diventata una fiction. I cittadini, stanchi di vedere le loro richieste ignorate, si trovano a dover affrontare una realtà che diventa ogni giorno più pericolosa per la loro incolumità e quella dei loro familiari, minori e anziani compresi. Si sentono costretti a cambiare le proprie abitudini, perché le aree pubbliche sono invase da bande di clandestini, e quindi i residenti evitano determinate strade dopo il tramonto e rinunciano a momenti di svago, timorosi di imbattersi in situazioni pericolose. Inoltre le denunce che arrivano al sottoscritto privatamente e sui social network, dove in molti esprimono il loro malcontento verso un'amministrazione Arrighi, che è assolutamente disinteressata alle loro esigenze, non si contano più. Per quanto tempo ancora dovremo tollerare questa situazione? Diversi gruppi di cittadini hanno tentato di organizzarsi per far sentire la propria voce, ma le risposte sono sempre state inesistenti. Le promesse di potenziamento della Polizia Municipale, di interventi nelle aree più a rischio e di programmi di prevenzione non sono state percepite, abbandonate tra le pagine dei progetti comunali mai realizzati. I residenti di Avenza hanno il diritto a riappropriarsi degli spazi pubblici e ricostruire il senso di sicurezza. Iniziative come eventi di quartiere, vigilanza attiva e progetti di recupero urbano possono contribuire a restituire dignità e fiducia alle persone.Vorrei sapere se il sindaco Arrighi ha una soluzione. Dovrebbe quantomeno rispondere ai reiterati appelli andati a vuoto e trasformare le parole in azioni concrete. Solo così sarà possibile ricostruire un rapporto di fiducia e garantire un futuro migliore per la comunità di Avenza. Non è soltanto una questione di una eccessiva percezione di insicurezza e degrado, come è stato recentemente detto da qualcuno su Avenza. È tempo di agire, prima che si debba fare i conti col morto”.
La sicurezza ad Avenza non è una priorità, finchè non ci scapperà il morto: l'analisi del consigliere Filippo Mirabella
Scritto da Redazione
Politica
13 Dicembre 2024
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