La riapertura è stata abbastanza in sordina e poco in linea con la tendenza trionfalistica con la quale l’amministrazione 5 stelle è solita annunciare ogni suo più o meno raggiunto traguardo. Talmente in sordina che quando i primi mezzi si sono avventurate sul nuovo ponte di Avenza hanno trovato dall’altra parte le auto parcheggiate come se la viabilità fosse ancora interdetta, perché nessuno era stato informato della riapertura. A descrivere nel dettaglio la situazione del ponte Gino Menconi ad Avenza è stato, ancora una volta, Cesare Micheloni, di Fratelli d’Italia, che ha riscontrato diverse anomalie e soprattutto la persistente assenza di controllo da parte dell’amministrazione. “ Oltre al ponte aperto senza che nessuno fosse avvertito – ha detto Micheloni – ancora oggi a due giorni dalla riapertura, non sono stati tolti i cartelli che indicavano la viabilità modificata a causa dei lavori sul ponte. Molte persone infatti continuano a seguire quelle indicazioni e non sanno che il ponte è percorribile.”
Micheloni, che ad Avenza risiede ed ha un’attività commerciale, si è preso la briga di andare a controllare lo stato del ponte ed ha spiegato: “In realtà il ponte non è finito. L’asfalto definitivo verrà gettato a gennaio. Al momento sono stati sospesi i lavori per consentire un minimo di ripresa della circolazione in occasione delle feste. Purtroppo la riapertura ha coinciso con questi giorni di forte pioggia che hanno un po’ deteriorato il primo strato di asfalto gettato. Le cose più gravi, tuttavia sono altre: il ponte di notte è completamente al buio perché l’impianto di illuminazione non è ancora stato fatto. Questo lo rende molto pericoloso sia per il passaggio a piedi sia per il transito di veicoli a due ruote. Inoltre tutto il lato monti del ponte, in corrispondenza del famoso muretto che avevamo segnalato, che è stato tagliato solo in parte, è protetto da new jersey in cemento, che costringono i mezzi in transito da Avenza vecchia verso Avenza nuova a spostarsi verso il centro della carreggiata per evitare di andare a sbattere contro il muretto che è storto e quindi non in asse col ponte. In tutto questo, ancora una volta non c’è stato alcun controllo da parte del comune.”
Alla luce di questi riscontri Micheloni ha rinnovato l’appello al sindaco per avere chiarimenti sulla presenza e sulla durata delle protezioni coi new jersey ed anche sulla segnaletica sbagliata e soprattutto sulla necessità di una verifica in loco da parte dell’amministrazione.