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Scritto da Redazione
Politica
27 Febbraio 2025

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Un'associazione di giovani, per i giovani e per dare un nuovo futuro a Carrara: si potrebbere sintetizzare brevemente così la mission che caratterizza Futura, l'associazione fondata sei mesi fa da un gruppo di giovani fra cui Lorenzo Borghini, presidente della Consulta Giovani del comune di Carrara, che ha festeggiato in questi giorni i 400 iscritti. I giovani di Futura mostrano di avere le idee chiare e anche molta determinazione nel voler perseguire i propri obiettivi e questo non può che essere un segno molto positivo per una città come Carrara che soffre, soprattutto, di una cronica incapacità di agire per cambiare le cose.  E allora eccole le idee dei giovani di Futura sulle cinqeu tematiche più 'calde' relative alla città, espresse accuratamente nel loro manifesto: 

Tesserati a Futura e ricostruisci le radici della nostra città: i cinque punti da cui partire:

Giovani: futura crede nella impellente necessità di un ampio ricambio di classe dirigente, sempre più giovani sono costretti a fuggire dal nostro territorio per ricercare opportunità di lavoro soddisfacenti e meritocratiche, il risultato è una città svuotata da energie nuove e creative, che si avvicina sempre di più alla sua fine in un silenzio assordante. È chiaro a tutti che a questo dramma non possa rispondere una classe politica chiusa su se stessa e sui propri interessi: i soliti noti, alla guida della città da 70 anni, che dovrebbero favorire un cambiamento  e lasciare spazio a idee e forze giovani. Non è una questione di destra o di sinistra, ma di vecchio o di nuovo: noi ci proponiamo di essere il tramite per l’atteso e irrimandabile cambio al vertice e, in tal senso, siamo pronti ad appoggiare qualsiasi progetto che abbia in queste prerogative la sua stella polare.

Sanità

Futura crede in una sanità diffusa e di prossimità. Negli anni, il nostro territorio, sempre più provincia dell’impero fiorentino, ha subito un progressivo e costante indebolimento dei suoi servizi sanitari. È toccato prima alle usl e poi all’ ospedale di Carrara, il “monoblocco”, così  caro ai cittadini di tutte le età e centro di moltissime eccellenze regionali e nazionali. In tal senso, siamo vicini e partecipi alle istanze dei comitati di salute pubblica: i presidi territoriali non si svendono in nome di interessi aziendali e regionali. Al contrario è necessario un implemento organizzato e ragionato delle strutture intermedie, come le cosiddette ‘case della salute’ e ‘centri di primo soccorso’ che riducano il carico del Pronto Soccorso dell’ospedale delle Apuane. In questo ecosistema ci è di altrettanto  interesse il tema dei giovani medici, i quali, a causa di sempre più gravi mancanze di personale, si ritrovano catapultati in reparti di Pronto Soccorso ogni volta più oberati per le già discusse assenze di presidi territoriali. Non è accettabile che le eccellenze del nostro territorio siano ridotte a svolgere turni insostenibili ed esposte a condizioni di lavoro stressanti. Il risultato è, anche qui, disastroso: giovani professionisti che, dopo anni di lavoro, si ritrovano stanchi e insoddisfatti con una conseguente fuoriuscita verso il settore privato in altre parti di Italia e un inevitabile indebolimento della nostra dilaniata e abbandonata sanità. La salute pubblica è di vitale importanza per Futura e noi spenderemo tutte le nostre forze affinché si cominci a ragionare con  un’ottica emergenziale sulle sue criticità.

Sicurezza

Futura crede in una città sicura e vivibile. Carrara, così come l’Italia intera, sta attraversando un’ondata di microcriminalità: ogni giorno le cronache sono piene di notizie di spaccate, aggressioni, spaccio e violenze di ogni genere. I cittadini sono esasperati e si sentono abbandonati.  A noi pare chiaro che non si possa ridurre  tutto a problemi socio-culturali o a competenze governative. È vero: sono necessarie misure di potenziamento delle forze dell’ordine che possono provenire solo da Roma, ma è altrettanto vero che è compito del comune far sentire i propri cittadini al sicuro. Su tutto il territorio comunale è necessaria più illuminazione. Una città illuminata è una città sicura, in cui i cittadini, soprattutto le ragazze giovani,  possano muoversi in libertà. Sono poi necessarie nuove telecamere come ulteriore strumento di deterrenza ed intervento ad episodi di furto, spaccio e violenze. È, infine, impellente che il comune utilizzi i suoi vigili urbani diversamente: non è casuale che i cittadini, a Carrara, più che altrove, provino un senso di risentimento e sfiducia generalizzato nei confronti di questa categoria di forza pubblica. I vigili sono visti come fabbricanti di multe, assenti nell’amministrazione della sicurezza territoriale. È  chiaro a tutti che la gestione dirigenziale degli ultimi anni sia stata fallimentare e meriti, quanto meno, una totale revisione: non si costruiscono bilanci pubblici  sulle sanzioni. Riteniamo che le multe rappresentino efficaci strumenti di contrasto all’ inciviltà e non introiti che pesano sulle finanze dei cittadini. Auspichiamo, pertanto, nuovi indirizzi per l’azione della polizia municipale, rivolti prevalentemente alla valorizzazione degli agenti in azioni di contrasto alla criminalità e alla microcriminalità che incidano sulla sicurezza territoriale in maniera tangibile, attraverso una collaborazione istituzionale interforze. Nel panorama descritto urge richiedono una precisa valutazione le situazioni di Avenza e  di Marina di Carrara. Nel primo caso, la vicinanza con la stazione e la presenza di diversi immobili lasciati vuoti alla mercè di spacciatori che li trasformano in  bivacchi, necessitano di particolare attenzione e di misure ad hoc, come un presidio fisso della polizia municipale ed un implemento delle pattuglie nella zona. Non è accettabile che la stazione, primo punto di accesso di tanti studenti verso l’università di Pisa, oltre che di molti lavoratori, sia considerata  un luogo pericoloso. Per questo è bene ricordare come la mancanza di parcheggi costringa gli utenti ad attraversare, anche al buio, la zona immediatamente circostante la ferrovia. Per quanto riguarda Marina di Carrara, il problema della ‘’mala movida’’ è di facile risoluzione e riguarda il quadrilatero antistante via Rinchiosa e via Genova dove si ritrovano ragazzi dai 14 ai 20 anni, che sono  i protagonisti di violenze, disordini e spaccio. È necessario che i controlli in quel luogo siano costanti, al fine di creare una solida deterrenza, come chiedono i locali e i residenti con i quali noi siamo d’accordo. Saremo pronti a portare in alto le istanze di tutti coloro che sono stanchi di questa situazione.

Lavoro e sviluppo del territorio

Futura crede in un territorio competitivo ed attrattivo. Parlando di lavoro, non si può che partire dal settore lapideo: il dibattito è acceso da anni e noi ci sottraiamo alla logica delle fazioni, limitandoci a ricordare come l’economia circolare del marmo riguardi una grande fetta della popolazione carrarese. È da qui, semmai, che bisogna partire nel ragionare sul miglioramento del settore dal punto di vista della competitività, del rapporto con il comune e  con la città e delle condizioni di lavoro.  Bisogna, con ancora più forza, promuovere la logica del dialogo e trovare punti di incontro per risolvere tematiche scottanti, come quella dell’articolo 21 e della strada dei marmi, che i cittadini di Carrara si trovano a pagare senza poterla utilizzare. Lo sviluppo del territorio non può passare, tuttavia,  solo dal marmo: è necessario concentrarsi con ancora più forza sul tema della portualità, settore che, negli ultimi anni, ha dimostrato grande competitività e interesse per lo sviluppo del territorio. I risultati sono evidenti: implemento delle assunzioni, progetti di rigenerazione urbana  con i diversi lotti del progetto ‘waterfront’, che, solo nell’ultimo periodo hanno consegnato alla città una nuova passeggiata sul mare e il rifacimento della zona circostante il porto, così come l’aumento delle crociere, garantendo alla città un’opportunità turistica da non perdere. Allo stesso modo, l’investimento di grandi multinazionali sul nostro territorio ci deve spingere a pensare come, ora più che mai, sia impellente non perdere giovani eccellenze locali che, invece, si riversano fuori città in ricerca di possibilità di lavoro accattivanti.  La città deve essere pronta alle sfide di sviluppo che si profilano all’orizzonte e noi ci proponiamo l’obiettivo di recepire queste grandi possibilità per rendere partecipe tutta la cittadinanza.

 Scuola e cultura

Futura crede nella scuola e nella cultura come fattori determinanti nella crescita di una città, che non sia più una provincia dell’impero fiorentino, ma centro nevralgico della crescita territoriale. Negli ultimi anni, l’edilizia scolastica ha subito un repentino peggioramento, dovuto alla progressiva riscoperta dei problemi di costruzione risalenti agli anni ‘70 e che riguardano il 90 per cento delle attuali strutture scolastiche. Si assiste sempre di più a notizie sconcertanti: scuole senza servizi essenziali come palestre, aule e bagni,  scuole spostate in  container e in tensostrutture che non fanno altro che allontanare i giovani dal sistema scolastico, generando una progressiva sfiducia nell’amministrazione della cosa pubblica. A questa situazione emergenziale bisogna dare risposte chiare e a breve termine e lo si può fare solo attraverso un piano chiaro che riguardi la revisione di  tutte le strutture che il comune e la provincia hanno a  disposizione, affinché gli studenti non si ritrovino più a fare lezioni all’interno di stanze di plastica. Richiede una considerazione anche l’istruzione universitaria: l’Accademia di Belle Arti ha bisogno di trovare la valorizzazione che le manca. Il comune ha un ruolo di primo piano in questo e deve attivarsi attraverso progetti e una diffusa informazione, affinché questa eccellenza abbia lo spazio che merita in città come fuori. Meritevoli di considerazione sono poi anche i numerosi studenti pendolari che da Carrara si dirigono verso l’università di Pisa: è necessario che il comune si attivi affinché, come è stato fatto a  a Massa, si sviluppino patti di collaborazione fra i due enti per  ripensare a un piano dei parcheggi nella zona della stazione in modo che gli studenti e gli utenti in generale non siano costretti a doverla raggiungere, spesso, da grandi distanze, a piedi. Sulla cultura, poi, si potrebbero scrivere interi capitoli. A nostro parere è necessario ricordare come, al contrario di tutte le città d’arte italiane, soprattutto di media dimensione, Carrara non possieda una caratterizzazione unitaria del suo patrimonio culturale. I pochi turisti che si avventurano in città non hanno modo di orientarsi a causa della mancanza di info point e di informazioni, anche pubblicitarie o online. La cultura va rilanciata con un piano straordinario che riguardi, prima di tutto, il modo in cui la città viene comunicata al di fuori del territorio, che, ad oggi, non esiste e poi attraendo grandi eventi. Futura sta facendo la sua parte al riguardo, progettando eventi in numerosi parti della città, ma è necessario che le associazioni, così come i commercianti locali siano aiutati ed incentivati a rivitalizzare la città.

 Questo è il pensiero di futura su cinque tematiche essenziali per il rilancio della città: chiediamo il tuo aiuto perché si possa finalmente garantire a Carrara la rinascita che le serve. Ció sarà possibile solo se Carrara vivrà un grande moto di partecipazione dal basso: un moto dei delusi, dei giovani e di tutti i cittadini stanchi di assistere alla lenta morte della loro amata città. Noi ci proponiamo di essere parte di questo movimento, perché Futura crede in Carrara, ma prima di tutto nei suoi cittadini".

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