Hanno scelto di non presentare liste nelle prossime regionali del 20 e 21 settembre dichiarando pubblicamente di non riconoscersi a pieno in nessuna delle candidature in campo e di aver preferito concentrarsi sulla costruzione di un partito piuttosto che logorarsi in una campagna elettorale. Ma hanno voluto e vogliono comunque dare indicazioni di voto ai propri sostenitori. Stiamo parlando della lista civica Massa in Azione che ha espresso la sua posizione in merito al referendum sul numero dei parlamentari e ha poi posto una serie di domande pubbliche ai candidati a governatore della Toscana, dichiarando che in base alle risposte che otterranno , decideranno quale candidatura appoggiare.
Un No deciso e sicuro è quello che Massa in azione voterà al referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari. “ Non è attraverso una riduzione del numero dei deputati che migliorerà la qualità e l’efficienza del potere legislativo – hanno detto da Massa in Azione - Sono necessarie riforme più strutturali ad iniziare dall’abolizione del bicameralismo perfetto, ed una legge elettorale che permetta di scegliere agli elettori le persone migliori.”
Tre, invece, sono i quesiti a cui dovranno rispondere i candidati alla presidenza della regione Toscana. Eccoli nell’ordine:
1) Posizione sul referendum costituzionale: non possiamo sostenere chi è a favore di una riforma populista che porta ad un risparmio di un caffè a persona all’anno senza apportare benefici all’azione legislativa, anzi riducendo il numero di parlamentari si ridurrà la rappresentatività dei territori e ci saranno più leader che si occupano di altro.
2) Data l’attuale situazione e la pandemia in corso, vorremo conoscere la posizione dei candidati rispetto al ricorso al MES per finanziare la Casa della Salute a Massa e gli alberghi sanitari in Toscana. Discutere di dove fare la Casa della Salute senza pensare a che risorse fare ricorso è inutile e demagogico. Oggi lo strumento più funzionante è sicuramente il MES, sul quale invece c’è molta discussione demagogica. Occorre, anche qui, essere chiari e dire come la si pensa.
3) A Carrara l’IMM sta attraversando un periodo di crisi che sta mettendo a rischio il posto di diverse decine di lavoratori. Riteniamo che qualsiasi azione di difesa dei posti di lavoro, debba partire da una scelta strategica sull’ente e il complesso fieristico e, siccome la Regione Toscana, che non solo è socio, ma ha gli strumenti per indirizzarne le sorti, chiediamo ad ogni candidato di dirci se ritiene ancora utile un impegno di rilancio della società (e come, se mantenendola pubblica o privatizzandola) oppure se lo ritiene un ente inutile e come tale da dismettere, magari privatizzandolo.
Massa in Azione ha chiesto che le risposte vengano inviate ad uno dei seguenti indirizzi mail:
Tutte le risposte saranno pubblicate sui social e ne sarà dato risalto tramite stampa locale.