Una storia di pesanti disagi relativi alla scuola è quella degli ultimi tre anni dell’Istituto comprensivo Taliercio di Marina di Carrara. Tre anni che coincidono, forse casualmente, con la gestione della cosa pubblica da parte dell’amministrazione 5 stelle e che ha una sorta di mood ricorrente: proposte fatte dai genitori per risolvere rimaste inascoltate da parte degli amministratori.
Il comitato Scuole Villa Ceci nacque, giusto tre anni fa, quando tutti i bambini della primaria Doganella, una delle elementari che fa parte dell’istituto Comprensivo Taliercio, vennero spostati all’interno dell’elementare della Grotta di Avenza – fra l’altro anche assai fuori dal quartiere d’origine - perché la struttura, in seguito alla ricognizione sugli edifici scolastici fatta dai pentastellati appena insediati, non era risultata conforme ai parametri di sicurezza statica previsti dalle normative attuali. Il trasferimento dei bambini della Doganella venne definito provvisorio ma dopo oltre tre anni le classi sono ancora alla Grotta. I lavori di adeguamento e messa in sicurezza, inoltre, hanno restituito una scuola con la capacità ricettiva dimezzata. Sulla pagina fecebook del comitato è stata ripercorsa la storia del comitato stesso che, all’epoca della sua fondazione, proprio col caso della Doganella, aveva lanciato una proposta risolutiva all’amministrazione 5 stelle, che, se ascoltata, sarebbe risultata utile anche per l’attuale caso della Giampaoli.
“Dopo i lavori di messa in sicurezza Doganella si ritrovò cosi senza il suo parco, senza l'aula mensa, senza la palestra, senza l'aula di musica. Per spostare i bambini ad Avenza l'amministrazione aveva messo a disposizione un pullman che è costato 80 mila euro l'anno. Il Comitato Genitori Taliercio nacque in quella circostanza con la proposta all'amministrazione di un progetto di un edificio a due piani, in bio edilizia, chiamato " Polmone " che avrebbe potuto ospitare i bambini della Doganella e le classi della Taliercio che sarebbero state oggetto di ristrutturazione di lì a breve. Una struttura in blocchi che sarebbe servita a garantire, in mancanza di spazi alternativi, al resto degli studenti, il proseguo delle lezioni.
Il costo dell'operazione si aggirava intorno ai 300 mila euro: le stesse che l'amministrazione ha speso ad oggi per il famoso pullman.
Portammo questo progetto anche a Roma, reperendo risorse e rifermenti chiari per ottenerle, tornammo in comune e aspettammo risposte, che naturalmente furono negative per mancanza di fondi e per altre motivazioni tecniche decadute miseramente nei mesi successivi, quando si scoprì che in realtà, l'amministrazione per Villa Ceci aveva altre intenzioni. Uscì, infatti, in quel periodo, il progetto del mega polo scolastico in viale da Verrazzano, la cui progettazione era costata 250 mila euro, che, tuttavia, si classificò 362° nella graduatoria nel piano regionale triennale per l'edilizia scolastica.
Oggi il progetto è scomparso dai radar, come i 500 mila euro tra pullman e progetto, con i quali si sarebbe potuto costruire il " polmone ", che oggi, vista la Giampaoli con i bambini a casa e il covid in agguato, avrebbe avuto un valore inestimabile, rivelandosi una scelta lungimirante.
Purtroppo così non è stato e ad oggi la Doganella è alla Grotta, il Giampaoli è a casa, la Giromini sarà pronta forse nel 2022 e la Taliercio è ancora da ristrutturare.”. Il comitato genitori ùsùcuole Villa ùceci ha anche fatto notare che tra le motivazioni che vennero addotte per rifiutare la proposta del “polmone” c’era anche quella della presenza pericolosa dei pini nel parco della scuola. Pini, peraltro presenti anche nel parco dell’Anna Maria Menconi dove sono stati posizionati i container. Il comitato ha garantito la propria determinazione a portare a termine a la battaglia “perchè tutti i bambini vengano sistemati bene, ma noi siamo solo genitori e abbiamo bisogno di altri genitori, di tutti genitori che credono in una scuola che vale i nostri figli, i nostri sacrifici, i loro sogni e le tasse che paghiamo.”