Legambiente in una nota stampa, ha messo in evidenza le lungaggini e gli ostacoli sul percorso dell'approvazione del Piano Integrato del Parco Regionale delle Alpi Apuane, nonostante le premesse che ben facevano sperare:
"Legambiente chiede che si fermi il miope balletto allestito da sindaci e da imprese estrattive del parco, affannati a neutralizzare e demolire una buona proposta di piano" dice l'associazione. Le Alpi Apuane sono un patrimonio globale, - commenta Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente – le sue specie e i suoi habitat d'interesse europeo non è consentito che vengano compromessi. Legambiente difenderà la proposta originaria del Piano del Parco e, se necessario, si rivolgerà anche all'Unione Europea quale autorità deputata al controllo della Rete Natura 2000."
"Non ci limiteremo a valutare parametri quantitativi - dichiara Fausto Ferruzza, responsabile nazionale paesaggio di Legambiente – che pure vanno conservati, ma analizzeremo nel merito la qualità degli impatti delle singole aree estrattive intercluse nel Parco e mantenute attive. Questo appena il Parco renderà formalmente disponibile la proposta di Piano Integrato, che sollecitiamo a pubblicare, prima che amministratori e imprenditori poco lungimiranti la stravolgano del tutto!"