La posizione dichiarata dal Grig, gruppo giuridico, Presidio delle Apuane, resta immutata e quindi contraria alla Pianificazione del porto di Marina di Carrara come prevista dall'Autorità di Sistema del mar Ligure Orientale, ma, alcune delle posizioni assunte dal governatore della Toscana Enrico Rossi sul tema “ porto” hanno trovato accoglimento da parte del Grig locale che ha voluto esternare la sua approvazione in una lettera aperta indirizzata a Rossi.
“Abbiamo apprezzato la preoccupazione per le ricadute negative che le nuove opere marittime possono provocare sul territorio costiero.- hanno scritto dal Grig - Cogliamo sensibilità e attenzione verso alcune criticità che sono le stesse denunciate da tempo dai cittadini di Marina di Carrara. Ci riferiamo, in particolare, al tema dell'inquinamento atmosferico e ambientale legato all’attività portuale, purtroppo già attuale e sofferto dagli abitanti, ma inevitabilmente destinato ad accrescersi, soprattutto per l’incremento di anidride carbonica e del rumore, in seguito all’ampliamento del porto e all’espansione delle attività. Incremento che peraltro, nella pianificazione, con onestà intellettuale viene dato per scontato. Abbiamo apprezzato la preoccupazione per il rischio di erosione della costa Apuo-Versiliese, per evitare il quale raccomanda, soprattutto in previsione dell’allungamento della diga foranea di sopraflutto, che, nella fase di elaborazione del PRP, siano redatte le analisi specialistiche volte ad accertare gli eventuali effetti negativi.”. La lettera a Rossi è stata anche l’opportunità per rinnovare anche alcune critiche: “ In merito al tema del rischio ambientale, rileviamo che non richiede analisi specialistiche volte a verificare i possibili effetti negativi del nuovo molo a partire dal piazzale Città di Massa e delle opere sulla foce del Carrione , già in fase di autorizzazione, nonostante l'accordo di pianificazione con l'amministrazione comunale escludesse qualsiasi opera a levante della foce del fiume. Ad oggi, non è stata detta una parola definitiva, scientificamente fondata, sulla responsabilità o co-responsabilità negli eventi alluvionali patiti da Marina di Carrara delle opere portuali eseguite negli ultimi anni; per questo, riteniamo ancora più irresponsabile non valutare il potenziale rischio idrogeologico di nuove costruzioni il cui impatto negativo andrebbe a sommarsi a quello esistente. Ci riferiamo anche ad alcuni lotti del water front, puramente speculativi, che prevedono edifici pluripiano di cui l'abitato non sente bisogno, da costruirsi quasi sulla spiaggia. Eppure, l’arresto del consumo di suolo dovrebbe essere una priorità politica e i cittadini dovrebbero opporsi sempre più decisamente alla nuova infrastrutturazione del territorio. Non vogliamo interpretare questa mancanza come un segno di disinteresse nei confronti dell’abitato urbano, nei confronti dei 25 mila residenti che più volte, come Lei sa, hanno sofferto i danni delle alluvioni.”.Dubbi, invece, ha espresso il Grig sul potenziamento dei traffici crocieristici evidenziando il grande impatto inquinante e devastante sia delle navi sia delle opere di adeguamento dei fondali. Il Grig ha concluso con una riflessione generale sull’ambiente. “Non ci è più concesso insistere su progetti di sviluppo senza limiti: la natura ci grida di impegnare le nostre forze per evitare “tragedie annunciate”. La Costituzione sancisce che la vita e la salute sono valori primari, validi per tutti, che non possono continuare ad essere sacrificati sull’altare del produttivismo incontrollato. L’unica implementazione che ci è concessa, anzi, doverosa, è quella della gestione ambientale. Facciamo in modo che, chi pensava che la terribile esperienza che abbiamo vissuto ci avrebbe fatto cambiare l’approccio verso la società non rimanga deluso, bollato di infantile ingenuità.”.