Caro sindaco, c’era una volta Avenza, una cittadina in espansione demografica con i suoi uffici, con un tessuto commerciale capillare e strutturato, con un comando di polizia municipale, con uno storico stato civile, con due scuole medie gremite di studenti, con una biblioteca funzionante che ospitava eventi, con una grande Sala Convegni, con l’Università del Tempo Libero, con un grande palazzo edificato negli anni ‘50 posto in prossimità della stazione e di un centro cittadino, ospitante il CAT e molti altri uffici di utilità pubblica. Raccontare com’era Avenza prima delle ultime amministrazioni che si sono succedute, sembra evocare un’antica “fola”. Oggi Avenza è un eterogeneo centro urbano, nel centro geografico del comune di Carrara, in avanzato stato di degrado, che ha iniziato a trasformarsi in un’estesa periferia. Caro sindaco com’è possibile lasciare un territorio così strategico per il rilancio di tutto il comune completamente solo e nel totale disinteresse della politica? Abbiamo appreso dai giornali che la nostra palazzina dell’ex-Cat ha perduto la sua finalità pubblica, tradendo così gli scopi del povero defraudato lascito Finelli, apprendiamo sempre dai giornali, invece, che il comune di Massa ha investito quattro milioni di euro per realizzare, sulle vestigia del vecchio palazzo CAT, un grande centro di aggregazione culturale nel cuore della città. Bastano pochi chilometri per essere così diversi? Caro sindaco, ad ogni avvicendamento di amministrazione, la storia stancamente si ripete e i luoghi cominciano a deteriorarsi e a svalutarsi dal punto di vista culturale, sociale ed economico. Lo sa che ci sono assessorati che ancora non hanno investito nulla, in termini di idee e di risorse, su questa grande realtà in trasformazione? Lunedì 3 giugno, alle ore 21,15, nel giardino di Casa Pellini, si terrà la prima grande riunione pubblica, rivolta a cittadini, associazioni e forze politiche, interessati a salvare il nostro Centro Culturale Amendola, il centro culturale più grande di tutto il comune di Carrara. Vorremmo, infatti, restituire a tutti i cittadini del comune e ai nostri figli un centro culturale polifunzionale moderno, dal quale ripartire insieme per rilanciare tutto il territorio. Non abbiamo bisogno di un qualche rimedio posticcio destinato a prolungare l’agonia di qualche anno, ma di un progetto di medio e lungo termine, figlio di un’ampia visione che attraverso il rispetto della storia e della cultura sappia infondere fiducia nei confronti del futuro.
Lettera pubblica della Pro loco Avenza al sindaco Arrighi sul degrado del quartiere e sul lascito Finelli
Scritto da Redazione
Politica
14 Maggio 2024
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