Il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti rinvia le lezioni provinciali previste a dicembre e Forza Italia contesta le decisione ritenendola ingiustificata per via del numero ristretto di elettorato passivo coinvolto.
“Le Province di primo livello, votano regolarmente e quindi è comprensibile la decisione di rinviare le elezioni, stante l’emergenza Covid-19, ma in quelle di secondo grado, come la nostra, dove votano solamente i consiglieri comunali, sarebbe stato sufficiente affrontare la tornata elettorale in sicurezza, garantendo, quindi, ai cittadini, la normale scadenza e quindi l’elezione del nuovo presidente e del consiglio provinciale” rimprovera Stefano Benedetti, vice coordinatore provinciale di Forza Italia, che sintetizza e spiega le circostanze nell’ambito delle quali arriva la decisione di Lorenzetti: ”Il presidente della Provincia di Massa Carrara Gianni Lorenzetti, ha revocato le elezioni provinciali, che avrebbero dovuto svolgersi il 13 dicembre prossimo, con il Decreto N. 83 del 12/11/2020. Questo atto-puntualizza Benedetti illustrando le vicende normative varate in queste settimane a causa dell’emergenza - segue il Decreto del Governo avente per oggetto, “Disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali per l’anno 2020, approvato il 6 novembre scorso dal Consiglio dei ministri, con il quale le elezioni di province e comuni commissariati per mafia potranno svolgersi entro il 31 marzo 2021”.
Ma secondo il vice coordinatore la motivazione di rinvio non sarebbe giustificata per la nostra provincia e ne spiega il motivo, allungando un affondo a Lorenzetti: ”Essendo la nostra Provincia di secondo livello, credo che questa iniziativa poteva e doveva essere risparmiata ai cittadini, già fin troppo stremati dal mal governo della Provincia per causa proprio di Lorenzetti che poco o nulla ha fatto in questi anni, oltre ai danni che attualmente sono attenzionati dalla Corte dei Conti Regionale”.
Non solo motivazioni tecniche ma anche motivazioni squisitamente politiche, secondo Benedetti che aggiunge: ”D’altronde Gianni Lorenzetti è in carica ininterrottamente dal 2016 e francamente, mi sembrerebbe giusto e rispettoso procedere ad una verifica della fiducia da parte dei rappresentanti del popolo, che in questo caso sono proprio i consiglieri comunali che esprimono il voto. A questo punto - non risparmia quindi al presidente della Provincia l’accusa di malizia strategica dietro la sua decisione - di certo c’è solo che il presidente Lorenzetti ha sfruttato l’input arrivato dal Governo per allungarsi il mandato amministrativo, consapevole che andando a votare fra venti giorni circa, la sua elezione sarebbe stata molto dubbiosa”.
Insiste Benedetti, tuonando contro un rinvio senza prevedere contemporaneamente una data prossima, che allungherebbe ombre sulla trasparenza: ”In questi casi, un po’ come il Governo centrale, Lorenzetti si è preso un po’ di tempo per tentare di recuperare i consensi che oggi sembrano mancargli e quindi per cercare in tutti i modi di rimanere in piedi e poter continuare a governare la Provincia. E ciò - sottolinea dunque - è dimostrato dal fatto che lo stesso ha ordinato la revoca delle elezioni, ma nel contempo non ha provveduto ad emettere un altro decreto con cui fissare la data delle nuove e ciò in barba a tutti i principi di Democrazia e Trasparenza che, evidentemente, non conosce o fa finta di non conoscere”.
“Credo - chiosa alla fine Stefano Bendetti chiamando in causa i membri del Consiglio provinciale - che gli attuali consiglieri provinciali, rappresentando in pieno le istanze dei cittadini, dovrebbero richiamarlo all’ordine, stimolando una riflessione che lo riconduca alla realtà e quindi più vicino ai cittadini, presentando e discutendo una mozione proprio su questa delicata questione, con l’obiettivo di arrivare a stabilire e condividere la data delle nuove elezioni”.