Il primo cittadino di Massa, Francesco Persiani, interviene in merito al consiglio comunale di ieri sera e alla volontà di intitolare un luogo al presidente Pertini.
"Dispiace - afferma - che una questione delicata come quella affrontata in questi giorni e ieri sera in Consiglio comunale sia stata oltremodo sfruttata dalle forze politiche consiliari di minoranza che non hanno né recepito le parole di Martina Lombardi, sindaco del comune di Stella, né hanno ritenuto degna di nota e di fiducia la lettera inviata dal sottoscritto, a nome dell’intera amministrazione, all’associazione “31 settembre” per l’intitolazione di un luogo in onore del presidente Sandro Pertini. Non tornerò su quanto già ampiamente espresso e condannato, ma tengo a sottolineare che già nella giornata di giovedì 30 ho personalmente invitato il presidente dell’associazione, Riccardo Bardoni, ad un incontro finalizzato proprio ad aprire un dialogo per riservare un luogo della nostra città ad uno dei presidenti della Repubblica più amati dalla popolazione italiana. Un iter che, è bene ribadirlo ancora una volta, io personalmente e la maggioranza mai abbiamo negato, anzi verso cui abbiamo dimostrato apertura e coinvolgimento. Alla luce di questa lettera, che non è solo una risposta formale, ma un impegno vero e concreto, al contrario di quanto affermato da alcuni consiglieri di opposizione, la mozione presentata dalla minoranza, non tenendo conto di quanto affermato a difesa della figura di Sandro Pertini sia dal Sindaco che dai gruppi consiliari di maggioranza, doveva intendersi superata".
"Vorrei infine sottolineare - conclude - il messaggio di concordia inviatoci dal comune di Stella, comune non solo dove Pertini è nato e ora sepolto. Dal paese che ne “custodisce la memoria, le testimonianze, i ricordi”, il sindaco Lombardi ha inviato un “messaggio di concordia e di comprensione da condividere anche con i compagni della minoranza” ha scritto nella sua comunicazione, “che, sono fiduciosamente certa, converranno con me in quello che è un compromesso tra una legittima azione politica e una matura e sensata mediazione. L’augurio che il ponte da intitolare non unisca solo due rive, ma che diventi emblema di quei valori universali riconducibili al pensiero pertiniano. Pensiero che, evidentemente, la minoranza ha preferito accantonare per altri fini politici".