È stata una scelta saggia affidare la biblioteca civica “Lodovici” di Carrara alla cooperativa “ARTEmisia”? Per Fratelli d’Italia la risposta e no, e le motivazioni poggerebbero sui requisiti tecnico-professionali che la stessa cooperativa potrebbe offrire nella gestione della struttura.
Per dare risalto alla questione, il capogruppo consiliare FdI Massimiliano Manuel ha deciso di diramare un comunicato ufficiale, in cui non solo getta ombre sull’effettiva capacità di ARTEmisia di sopperire a delle croniche mancanze (tra cui quella del personale), ma anche di essere intimamente (e troppo) legata ad alcune personalità dell’amministrazione Arrighi.
Lo stesso Manuel, nella nota, afferma che richiederà un accesso agli atti e consulterà il parere del segretario generale Corrado Grimaldi.
“L'ultimo schiaffo alla gestione della cultura da parte dell’assessore Gea Dazzi e della dirigente Compalati con il beneplacito della sindaca – spiega Manuel – deriva dal fatto che la cooperativa ARTEmisia è molto vicina per amicizia e conoscenza alla dirigente alla cultura sin da quando era istruttore direttivo al CAMeC a dicembre 2022, collaborandoci tantissime volte ma su mostre d’arte e non su biblioteche […] Le decisioni prese, senza passare nemmeno dalla commissione, ci preoccupano sempre più, ma soprattutto quando si tratta di personale professionale. Preso atto che a questo punto è plausibile ipotizzare che il graduale processo di esternalizzazione delle biblioteche civiche sarà esteso a tutte le strutture, segnaliamo che nel frattempo la cooperativa ha già incassato la prima liquidazione per il servizio svolto, e a noi piacerebbe sapere, visto che il servizio attualmente erogato non è di buona qualità, quali accorgimenti verranno messi in atto per un opportuno e compiuto trasferimento di competenze per erogare un servizio culturale adeguato alle aspettative dei cittadini”.