Come Europa Verde, parte del progetto Alleanza VERDI Sinistra, non siamo riusciti ad eleggere un nostro rappresentante in consiglio comunale a Massa, causa il non successo della coalizione di Centro Sinistra che appoggiammo.Come Europa Verde, parte del progetto Alleanza VERDI Sinistra, non siamo presenti con un nostro rappresentante in consiglio comunale a Massa: la coalizione di centro sinistra che appoggiammo ha avuto il consenso di una buona parte della cittadinanza, ma non sufficiente ad ottenere il ruolo di amministratori della città. Ciò ci permette di osservare, da esterni, cosa accade, e il non subire l'assillo del rispetto degli ordini del giorno ci permette di valutare, da esterni, il quadro generale della qualità di questa maggioranza di governo nel comune. Dire che tutto è sbagliato sarebbe un modo poco serio di valutare l'operato e i metodi che vengono attuati per acquisire il consenso da parte dei consiglieri comunali.
In passato abbiamo fatto parte di compagini di governo cittadino e non ci siamo mai sentiti in obbligo di essere ossequienti quando alcuni atti non riscuotevano il nostro consenso. La ragion di schieramento l'abbiamo osservata, ma solo quando il nostro dissenso era blando. In presenza di atti da noi non condivisi non abbiamo fatto mancare le critiche, anche pubbliche, se era necessario secondo la nostra opinione. Ecco dunque che siamo assolutamente attoniti nel vedere la compagine di maggioranza muta di fronte a troppo azioni, sia di merito sia di metodo. Le stesse componenti che si erano sino al 2022 definite indisponibili a cedere di fronte ad atti lesivi del dibattito democratico, o della manomissione del territorio, nel momento della loro elezione e immissione in ruolo di vertice, tacciono incredibilmente passive. Si usa l'ossimoro "silenzio assordante" delle componenti che si autodefiniscono democratiche. La vicenda della censura subita dalla consigliera Dell'Ertole è un elemento che dovrebbe far agire proprio queste forze al fine di dimostrare che non sono state acquistate insieme al loro silenzio. Ce ne rammarichiamo proprio perché abbiamo un rispetto profondo per chi si impegna, alla propria maniera, con le proprie convinzioni, a gestire al meglio questo territorio, anche quando la nostra opinione è diametralmente opposta, come nel progetto dell'Ugo Pisa o del Parco degli Ulivi. Ancor di più ci preoccupa la mancanza di moderazione per la quale richiamare chi dovrebbe essere il garante dei lavori di consiglio che, invece, appare compiaciuto dal temporaneo ruolo di censore e giocoliere degli switch che permettono di azzerare l'audio di un microfono.Il quadro è estremamente preoccupante, i segnali ci fanno pensare a un sistema antidemocratico, mancante delle imprescindibili azioni di trasparenza a cui ci si dovrebbe attenere. Speriamo non sia così e che nei prossimi mesi si possa notare un cambiamento nei modi, segnale di capacità di confronto e di ascolto delle critiche e delle diverse opinioni.