La questione si apre, dopo la firma di Mattarella, sulla decisione che spetta ai parlamentari sulla svendita definitiva oppure no, ai privati, dei servizi pubblici.
Si esprime Massa città in comune, partito della rifondazione comunista Massa: "Draghi, coerente al suo pensiero, ha deciso di consegnare al mercato la gestione dei servizi pubblici essenziali, dai rifiuti all'acqua, dall'energia ai trasporti, rendendo praticamente impossibile la scelta da parte dei comuni di avere controllo e gestione su attività che impattano fortemente sulla vita di tutti i giorni."
La richiesta da parte di Massa città in comune è principalmente che le forze politiche locali si esprimano su questo tema e facciano sapere quale decisione hanno intenzione di prendere.
"Per fortuna - continua Massa città in comune - le voci contrarie si iniziano a fare sentire, perché forse sono proprio gli enti ad avere dubbi sul contenuto del disegno di legge proposto. Un nostro documento, contrario all'atto di governo, è già stato approvato in Consiglio Comunale di Montignoso e abbiamo provveduto a recapitarlo ai consiglio comunali di Carrara e di Massa.
Siccome riteniamo che ci sia in gioco la sopravvivenza democratica e operativa dei comuni, che non possono essere solo "esattori per lo stato centrale", crediamo che sia necessario che chi amministra e governa ci dica cosa ne pensa."
"Aspettando - conclude Massa città in comune - le espressioni dei consigli comunali, facciamo un appello ai nostri parlamentari, visto che toccherà a loro esprimersi definitivamente in aula: Martina Nardi, Riccardo Ricciardi, Laura Bottici, Massimo Mallegni, Deborah Bergamini, Cosimo Ferri: come voterete in Aula? A favore o contro il DDL Concorrenza? Fatelo sapere ai cittadini dei comuni dove avete preso i voti per la vostra carriera parlamentare. E' chiaro che anche il silenzio sarà per noi una risposta."
Roberta Ciriolo