Che il centrodestra massese non se la passasse bene era ormai sotto gli occhi di tutti, ma le ultime uscite dei vari partiti di maggioranza in seguito alla bocciatura della variazione di bilancio hanno fatto parecchio discutere.
Per molti, alleati compresi, Persiani potrebbe avere un appoggio con le ore contate, ma anche alcuni partiti che fanno parte della sua giunta non sembrano passarsela meglio.
Da Forza Italia soffiano infatti venti di tempesta, con la sezione massese che si pone in netto contrasto all’attuale commissario Ricciardi, che aveva aspramente criticato la scelta dei suoi colleghi di partito di bocciare la variazione proposta da Persiani.
Lo sfogo di FI Massa, firmata dal consigliere comunale Stefano Benedetti, non si risparmia nelle critiche al commissario, accusato di essere stato messo lì senza un vero e proprio appoggio della base forzista, e di aver instaurato un potere personalistico e arrogante.
Una disamina che porta Benedetti a chiedere addirittura a Ricciardi a farsi da parte: molti comuni della provincia, secondo il consigliere, sono ormai privi di consiglieri forzisti come conseguenza delle politiche infelici di Ricciardi.
Tra pochi mesi si andrà al voto a Massa: Benedetti vuole un centrodestra unito, ma se questo è l’antipasto ne vedremo di certo delle belle.
“Il detto i panni sporchi si lavano in famiglia non vale, evidentemente, per il commissario provinciale di Forza Italia Emanuele Ricciardi, che si diletta spesso a gettare pubblicamente fango sui propri dirigenti militanti e sui rappresentanti nelle istituzioni locali, esternando commenti e giudizi a dir poco sciocchi e incomprensibili ai normali cittadini, generando in questo modo solo confusione e disorientamento nei nostri elettori. Per questo motivo, sollecitato dalle diverse telefonate e messaggi ricevuti, dopo che il commissario ha lanciato pubblicamente accuse a destra e manca, mi sono sentito in obbligo di intervenire, quanto meno, per riportare la calma e la serenità in un partito dilaniato, che, attualmente, sta pagando le scelte errate di un commissario calato dall'alto per nomina dell’ex senatore Mallegni. Nulla di personale con il signor Ricciardi, ma solo tante perplessità politiche e sul suo modo arrogante, non democratico e poco trasparente di gestire Forza Italia, arrivando persino a dichiarare sugli organi di informazione che Le posizioni di Luca Guadagnucci e Stefano Benedetti non sono quelle di Forza Italia, ma sono le loro personali, e che il mandato del Coordinatore Piedimonte scadrà il 7 dicembre e sarà quindi sostituito d’ufficio. La sintesi di questa infelice esternazione è chiara: Ricciardi, un uomo in solitudine al comando di Forza Italia, proveniente dal Partito Democratico (Dove peraltro ha ricoperto ruoli molto marginali), nominato commissario provinciale di FI per raccomandazione personale, si permette di giudicare e ammonire pubblicamente il sottoscritto, presidente del consiglio comunale, fondatore di Forza Italia, il più votato del centrodestra alle ultime elezioni amministrative; Domenico Piedimonte, che a differenza sua, ricopre l'incarico di coordinatore comunale per acclamazione assembleare, quindi eletto all'unanimità al congresso comunale; Luca Guadagnucci, presidente della commissione urbanistica e capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, gruppo composto da ben cinque consiglieri, tre dei quali, il sottoscritto, Guadagnucci e Menchini, quindi la maggioranza dello stesso, si sono trovati d'accordo nel votare contro la variazione di bilancio, per motivi prettamente politici, che nulla hanno a che vedere con quegli interessi di bottega di cui “sparlocchia” Ricciardi. A pochi mesi dalle elezioni amministrative, Forza Italia si trova in una condizione di sbandamento senza precedenti, rischiando sotto la "Guida" di Ricciardi di uscire completamente di scena dal panorama politico-amministrativo di Massa-Carrara. Il Ricciardi parla della presenza di estremisti all'interno di Forza Italia, senza rendersi conto che proprio lui, con le sue iniziative censorie, ricatti e minacce varie, si è svelato il vero estremista, e in quanto tale non può più rappresentare una comunità di militanti che, al contrario, cerca il dialogo, il confronto e l'unità. Sotto la sua infelice guida, Forza Italia si è spaccata e ha perduto quella visibilità politica che prima esisteva grazie ad una struttura funzionale, organizzata e ben rappresentata all'interno delle istituzioni. Oggi, per causa di questo commissario che ha usato la mannaia contro i veri forzisti, la ex coordinatrice provinciale Galeazzi in Primis, Jacopo Ferri e tutti i membri del coordinamento di Carrara, il nostro partito non ha più consiglieri nei comuni dove si è votato: Carrara, Aulla, Montignoso e Pontremoli. Gli stessi sindaci di Pontremoli e Villafranca hanno preso le distanze da lui. Ad Aulla il nostro fenomeno alle ultime elezioni amministrative aveva stretto un accordo con il candidato a sindaco del PD Valettini, rimanendo poi in braghe di tela e neanche un consigliere all'interno del Consiglio Comunale (Sic!), senza considerare il livello nazionale e regionale, con la perdita nel nostro collegio di un senatore. Tutto ciò è sempre avvenuto in assenza di una regia comune, ma solo per scelte personali del Ricciardi che, evidentemente, non ha strategie ed è privo di quella cultura politica necessaria per poter guidare un partito. Quindi, oggi è urgente intervenire per riavviare un processo di ricostruzione provinciale e comunale di Forza Italia, soprattutto a Massa, dove presto si voterà per le elezioni amministrative. Su questo punto qualsiasi iniziativa di forza e di imposizione che potrà assumere il commissario Ricciardi, potrebbe causare ulteriori danni al partito e quindi una profonda lacerazione che ci trascinerà al sicuro disastro elettorale. Per questi motivi chiedo al signor Ricciardi di farsi dignitosamente da parte per il bene della nostra comunità e di tutto il centrodestra, e in alternativa mi rivolgo ai dirigenti nazionali e regionali, affinché intervengano per riportare la giusta serenità in Forza Italia”.