La Commissione Ambiente del Comune di Massa, presieduta dalla consigliera Alessia Casotti, si è riunita, giovedì 24 luglio, in sopralluogo presso uno dei nidi di tartaruga marina scoperti lungo la costa massese. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del monitoraggio attivo delle nidificazioni, sempre più frequenti negli ultimi anni sul nostro litorale. Ad accompagnare la delegazione, il referente del WWF Massa Carrara, Luca Giannelli, impegnato da anni nella tutela della biodiversità e nel coordinamento delle attività di sorveglianza ambientale. Giannelli ha ricordato come questa zona sia divenuta, negli ultimi anni, un punto strategico per la riproduzione della Caretta caretta, la specie di tartaruga marina più diffusa nel Mediterraneo: "La costa massese è oggi sotto verifica continua da parte del Ministero dell'Ambiente, dell'ARPAT e dell'Università di Pisa. A differenza di zone limitrofe come Viareggio, Camaiore o Forte dei Marmi, dove pur si sono registrati tentativi di nidificazione senza successo, qui a Massa le tartarughe depongono e nascono davvero. Questo ci rende un caso di studio e un simbolo positivo a livello regionale" commenta la presidente della Commissione Ambiente.
Il primo nido fu individuato da Giannelli stesso nel 2013 a Vada. Da lì nacque un progetto di monitoraggio che negli anni è stato esteso a tutto il tratto di costa compreso tra Bocca d'Arno e la Liguria. Giannini ha spiegato come in quegli anni le tartarughe nascevano soprattutto al Sud. Ora invece, a seguito del cambiamento climatico e a un incremento della popolazione di tartarughe marine, sempre più esemplari scelgono le nostre coste. In chiusura del sopralluogo, la presidente Alessia Casotti ha dichiarato: «Oggi abbiamo toccato con mano quanto la nostra costa sia divenuta un habitat prezioso per le tartarughe marine. Ringrazio il WWF per la sua dedizione e tutti coloro che collaborano attivamente alla protezione di questi nidi. Il nostro impegno proseguirà con maggiore determinazione, affinché Massa continui a essere un esempio positivo di convivenza tra sviluppo e tutela dell'ambiente».
Infine è importante ribadire cosa fare se si incontra una tartaruga in spiaggia "In caso di avvistamento di una tartaruga marina o di tracce sospette sulla sabbia (come scavi o percorsi lineari), è fondamentale non toccare l'animale né avvicinarsi al nido, evitare l'uso di torce o flash fotografici e non ostruire l'area con ombrelloni o lettini. È importante non rimuovere sabbia, non scavare e non lasciare rifiuti nelle vicinanze.
Il comportamento corretto è segnalare immediatamente l'avvistamento al numero 1530 della Guardia Costiera, oppure al WWF locale. Ogni intervento improvvisato può mettere a rischio le uova, i piccoli o l'adulto in fase di nidificazione."