Giulio Milani, candidato per la lista “Massa Insorge” e presidente dell’associazione “Rivoluzione Allegra”, ha voluto esprimere le proprie considerazioni in merito agli screzi avuti col leader nazionale dei Cinque Stelle Giuseppe Conte.
La questione è ormai risalente ad alcuni giorni fa: correva infatti il 5 maggio quando lo stesso Milani, avvicinandosi a Conte in modo amichevole, lo ha in seguito schiaffeggiato e criticato per le misure applicate dal politico durante la pandemia.
Successivamente Conte si è reso disponibile al dialogo con Milani, ma le accuse e le violente critiche nei confronti dell’esponente di Massa Insorge sono fioccate da ogni schieramento politico.
Attraverso una nota ufficiale, Milano ha rimarcato come il suo atteggiamento non abbia mai avuto una declinazione violenta, e le strumentalizzazioni degli ultimi giorni non sarebbero altro che strategie per affossare una lista che, secondo Milani, sta iniziando a spaventare i principali partiti in vista delle elezioni di domenica.
“La nostra lista, Massa insorge – spiega Milani – secondo pronostici e sondaggi sarebbe forse arrivata penultima. Venerdì scorso è cambiato tutto. Oggi ha le carte in regola per rientrare tra le prime cinque che avranno consiglieri in comune. Dev’essere per questo che sono così nervosi oggi, da confondere la contestazione a un leader con un crimine di lesa maestà. Questa sì, è una forma di megalomania. Farmi passare per matto non basterà a nascondere la sproporzione delle accuse. La gente non è stupida e ha capito che la mia delusione è la delusione di tutti gli elettori e che in questo non c'è niente di sbagliato. Ma ha anche capito che la posta in palio è salita moltissimo in questi ultimi giorni”.