Lo scempio della salita San Ceccardo per entrare in città senza i tradizionali pini, fa sempre più tristezza e tutto il nostro territorio è stato imbruttito per la strage dei pini. Che fine ha fatto la ripiantumazione promessa dall'assessore all'ambiente Moreno Lorenzini nel comunicato stampa del settembre del 2023? Nell’ ultima commissione congiunta Ambiente e LL.PP l'agronomo Guido Iacono di Legambiente aveva esposto diverse ipotesi per la sostituzione dei pini tagliati nella salita di S. Ceccardo quali la rovere, il tiglio, il siliquastro e il platano: tutte specie latifoglie e caducifoglie, ma nulla di effettivo è stato fatto. Nel frattempo Lorenzini, dopo il disastro ambientale iniziato con il downburst dell’agosto 2022, pare che non abbia mantenuto le tante promesse fatte. Infatti il via libera di Lorenzini a due grandi progetti di ripiantumazione del verde pubblico e interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici, pare non abbiano poi avuto seguito e in città non si sa dove e quando saranno ripiantati gli alberi tagliati. Lorenzini aveva detto che complessivamente sarebbero stati investiti circa 570mila euro per la messa a dimora di centinaia di alberi attraverso due diversi progetti, finanziati rispettivamente con risorse del Ministero della Transizione ecologica e con il finanziamento della Regione Toscana. Nel dettaglio il primo progetto avrebbe previsto un investimento complessivo di 311mila euro stanziati dal Mite che dovevano essere destinati ad una decisa implementazione del patrimonio arboreo lungo assi viari ad alta intensità di traffico. Ma non è mai stato chiarito dove. Nello specifico sarebbero dovuti essere messe a dimora 35 nuove palme da dattero su viale Colombo e altre 33 su viale da Verrazzano per ricostruire il patrimonio dei due viali. Anche qui, non si sa né dove né se effettivamente è stato fatto l’intervento.Lungo il viale XX Settembre peraltro, avrebbero dovuto essere piantati complessivamente 98 nuovi alberi di cui 54 lecci, 32 tigli, un acero e 11 bagolari, alberi dalla chioma gigantesca. Chiedo dov’è stato piantato l’ unico acero rosso o campestre previsto? E gli 11 bagolari che vista la folta chioma si dovrebbero individuare facilmente? L’assessore ci potrebbe indicare presso quali numeri civici sarebbero stati piantati i 54 lecci i 32 tigli in tutto 85 piante ad alto fusto ? Più articolato il secondo intervento che avrebbe dovuto coinvolgere varie zone comprese tra i viali litoranei, lo sbocco della strada dei Marmi sulla statale Aurelia, Avenza Ovest e la Doganella che avrebbe dovuto essere finanziato con 256mila euro dalla Regione Toscana. “In questo modo non solo aumenteremo in maniera considerevole il patrimonio arborio comunale, ma compiremo anche un gesto concreto per la salute e il benessere di tutti noi visti gli importanti benefici che una maggiore presenza di verde comporta sotto tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana” sosteneva l’assessore all’ Ambiente nel settembre scorso. Per ora, però Moreno Lorenzini ha fatto tanta propaganda e poca piantumazione, mentre il sindaco Arrighi si è dedicata solo al taglio di tutti i pini del centro città , ma nessuno dei due ha piantato nuovi alberi, se non quei pochi e miseri alberelli alti 50 centimetri davanti alla IMM che prima che diventino alberi di 20 metri e ricostituiscano una nuova pineta , passeranno sicuramente più di 20 anni.
FILIPPO MIRABELLA CAPOGRUPPO CONSILIARE LISTA FERRI
Lo scempio della salita San Ceccardo per entrare in città senza i tradizionali pini, fa sempre più tristezza e tutto il nostro territorio è stato imbruttito per la strage dei pini. Che fine ha fatto la ripiantumazione promessa dall'assessore all'ambiente Moreno Lorenzini nel comunicato stampa del settembre del 2023? Nell’ ultima commissione congiunta Ambiente e LL.PP l'agronomo Guido Iacono di Legambiente aveva esposto diverse ipotesi per la sostituzione dei pini tagliati nella salita di S. Ceccardo quali la rovere, il tiglio, il siliquastro e il platano: tutte specie latifoglie e caducifoglie, ma nulla di effettivo è stato fatto. Nel frattempo Lorenzini, dopo il disastro ambientale iniziato con il downburst dell’agosto 2022, pare che non abbia mantenuto le tante promesse fatte. Infatti il via libera di Lorenzini a due grandi progetti di ripiantumazione del verde pubblico e interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici, pare non abbiano poi avuto seguito e in città non si sa dove e quando saranno ripiantati gli alberi tagliati. Lorenzini aveva detto che complessivamente sarebbero stati investiti circa 570mila euro per la messa a dimora di centinaia di alberi attraverso due diversi progetti, finanziati rispettivamente con risorse del Ministero della Transizione ecologica e con il finanziamento della Regione Toscana. Nel dettaglio il primo progetto avrebbe previsto un investimento complessivo di 311mila euro stanziati dal Mite che dovevano essere destinati ad una decisa implementazione del patrimonio arboreo lungo assi viari ad alta intensità di traffico. Ma non è mai stato chiarito dove. Nello specifico sarebbero dovuti essere messe a dimora 35 nuove palme da dattero su viale Colombo e altre 33 su viale da Verrazzano per ricostruire il patrimonio dei due viali. Anche qui, non si sa né dove né se effettivamente è stato fatto l’intervento.Lungo il viale XX Settembre peraltro, avrebbero dovuto essere piantati complessivamente 98 nuovi alberi di cui 54 lecci, 32 tigli, un acero e 11 bagolari, alberi dalla chioma gigantesca. Chiedo dov’è stato piantato l’ unico acero rosso o campestre previsto? E gli 11 bagolari che vista la folta chioma si dovrebbero individuare facilmente? L’assessore ci potrebbe indicare presso quali numeri civici sarebbero stati piantati i 54 lecci i 32 tigli in tutto 85 piante ad alto fusto ? Più articolato il secondo intervento che avrebbe dovuto coinvolgere varie zone comprese tra i viali litoranei, lo sbocco della strada dei Marmi sulla statale Aurelia, Avenza Ovest e la Doganella che avrebbe dovuto essere finanziato con 256mila euro dalla Regione Toscana. “In questo modo non solo aumenteremo in maniera considerevole il patrimonio arborio comunale, ma compiremo anche un gesto concreto per la salute e il benessere di tutti noi visti gli importanti benefici che una maggiore presenza di verde comporta sotto tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana” sosteneva l’assessore all’ Ambiente nel settembre scorso. Per ora, però Moreno Lorenzini ha fatto tanta propaganda e poca piantumazione, mentre il sindaco Arrighi si è dedicata solo al taglio di tutti i pini del centro città , ma nessuno dei due ha piantato nuovi alberi, se non quei pochi e miseri alberelli alti 50 centimetri davanti alla IMM che prima che diventino alberi di 20 metri e ricostituiscano una nuova pineta , passeranno sicuramente più di 20 anni.
FILIPPO MIRABELLA CAPOGRUPPO CONSILIARE LISTA FERRI
Lo scempio della salita San Ceccardo per entrare in città senza i tradizionali pini, fa sempre più tristezza e tutto il nostro territorio è stato imbruttito per la strage dei pini. Che fine ha fatto la ripiantumazione promessa dall'assessore all'ambiente Moreno Lorenzini nel comunicato stampa del settembre del 2023? Nell’ ultima commissione congiunta Ambiente e LL.PP l'agronomo Guido Iacono di Legambiente aveva esposto diverse ipotesi per la sostituzione dei pini tagliati nella salita di S. Ceccardo quali la rovere, il tiglio, il siliquastro e il platano: tutte specie latifoglie e caducifoglie, ma nulla di effettivo è stato fatto. Nel frattempo Lorenzini, dopo il disastro ambientale iniziato con il downburst dell’agosto 2022, pare che non abbia mantenuto le tante promesse fatte. Infatti il via libera di Lorenzini a due grandi progetti di ripiantumazione del verde pubblico e interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici, pare non abbiano poi avuto seguito e in città non si sa dove e quando saranno ripiantati gli alberi tagliati. Lorenzini aveva detto che complessivamente sarebbero stati investiti circa 570mila euro per la messa a dimora di centinaia di alberi attraverso due diversi progetti, finanziati rispettivamente con risorse del Ministero della Transizione ecologica e con il finanziamento della Regione Toscana. Nel dettaglio il primo progetto avrebbe previsto un investimento complessivo di 311mila euro stanziati dal Mite che dovevano essere destinati ad una decisa implementazione del patrimonio arboreo lungo assi viari ad alta intensità di traffico. Ma non è mai stato chiarito dove. Nello specifico sarebbero dovuti essere messe a dimora 35 nuove palme da dattero su viale Colombo e altre 33 su viale da Verrazzano per ricostruire il patrimonio dei due viali. Anche qui, non si sa né dove né se effettivamente è stato fatto l’intervento.Lungo il viale XX Settembre peraltro, avrebbero dovuto essere piantati complessivamente 98 nuovi alberi di cui 54 lecci, 32 tigli, un acero e 11 bagolari, alberi dalla chioma gigantesca. Chiedo dov’è stato piantato l’ unico acero rosso o campestre previsto? E gli 11 bagolari che vista la folta chioma si dovrebbero individuare facilmente? L’assessore ci potrebbe indicare presso quali numeri civici sarebbero stati piantati i 54 lecci i 32 tigli in tutto 85 piante ad alto fusto ? Più articolato il secondo intervento che avrebbe dovuto coinvolgere varie zone comprese tra i viali litoranei, lo sbocco della strada dei Marmi sulla statale Aurelia, Avenza Ovest e la Doganella che avrebbe dovuto essere finanziato con 256mila euro dalla Regione Toscana. “In questo modo non solo aumenteremo in maniera considerevole il patrimonio arborio comunale, ma compiremo anche un gesto concreto per la salute e il benessere di tutti noi visti gli importanti benefici che una maggiore presenza di verde comporta sotto tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana” sosteneva l’assessore all’ Ambiente nel settembre scorso. Per ora, però Moreno Lorenzini ha fatto tanta propaganda e poca piantumazione, mentre il sindaco Arrighi si è dedicata solo al taglio di tutti i pini del centro città , ma nessuno dei due ha piantato nuovi alberi, se non quei pochi e miseri alberelli alti 50 centimetri davanti alla IMM che prima che diventino alberi di 20 metri e ricostituiscano una nuova pineta , passeranno sicuramente più di 20 anni.