Il sindaco Serena Arrighi assieme al vicesindaco Roberta Crudeli hanno avuto una riunione con l'assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, la direttrice generale di Asl Toscana Nord Maria Letizia Casani e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil Nicola Del Vecchio, Riccardo Bigini e Franco Borghini per discutere della situazione del centro polispecialistico 'Achille Sicari'.
Al termine della riunione è stata deciso che, come previsto anche dall'accordo di contrattazione sociale siglato poche settimane fa tra Comune di Carrara e organizzazione sindacali, il tavolo di riunirà ogni 15 giorni a partire dal prossimo 23 agosto per monitorare lo stato di avanzamento del piano di riorganizzazione dei servizi sanitari in tutta l'area di Monterosso redatto dall'Asl.
“Alcuni giorni fa – spiega la sindaca Serena Arrighi – ho scritto una lettera dettagliata all'azienda sanitaria in cui chiedevo risposte certe riguardo documenti, cronoprogrammi e motivazioni sulle scelte che si vogliono prendere sulla sanità cittadina oltre, anzitutto, a un piano definitivo per la gestione dell'emergenza. A queste domande sono state date delle prime risposte da parte dell'azienda che riteniamo siano improntate alla tutela dei pazienti, dei lavoratori e, non ultimo, del territorio. E' su questa base che andrà avanti il confronto nelle prossime settimane, nel frattempo abbiamo ricevuto rassicurazioni da parte di Asl che, come da noi richiesto, nessun trasferimento di servizi, a cominciare dal dh oncologico, sarà programmato in tempi stretti. Ci sono state precise rassicurazioni poi che, anche in questo momento di emergenza, tutto il centro polispecialistico 'Sicari' continuerà a vivere e a funzionare quotidianamente con l'azienda che ci ha garantito la permanenza su Carrara di tutta la chirurgia ambulatoriale: ben 8mila interventi l'anno per oculistica e dermatologia, senza contare tutte le visite pre e post operatorie. Da parte dell'assessore regionale Bezzini, invece, abbiamo registrato un'ulteriore garanzia sullo spostamento a Fossone delle cure intermedie che quindi resteranno non solo in città, ma anche assolutamente pubbliche. Fin da subito poi ci aspettiamo da parte di Asl una accelerata per quanto riguarda la ristrutturazione della palazzina H e l'allestimento dei nuovi ambulatori mobili, solo quando tutti questi saranno allestiti e funzionanti allora si potrà procedere con la concreta riorganizzazione dei servizi e procedere agli spostamenti necessari”.