Alice Rossetti, consigliere comunale della Lista Ferri interviene in merito alla questione relativa al Museo Civico del Marmo e la sua riqualificazione.
Il Museo Civico del Marmo - afferma Rossetti - da simbolo di Carrara grazie all'unicità celebrata in tutto il mondo, è diventato un luogo chiuso da tempo. Nell'atto tra Comune e Camera di Commercio per la riqualificazione, è stato accertato come la struttura sia priva del certificato di prevenzione incendi (CPI), una situazione non di poco conto.
Quindi - continua - veniamo a sapere solo ora che probabilmente la chiusura del museo, in anticipo di mesi rispetto ai lavori, è dovuta alla messa insicurezza della struttura, responsabilità in capo al sindaco Arrighi e alla dirigente Compalati. Un Museo così importante poteva essere il luogo simbolo di una ripartenza culturale immediata, ma così non è stato. L' assessore Gea Dazzi ancora una volta non ha dato peso alle sue parole. Come fa a sostenere in una Commissione pubblica che è stato sottoscritto un protocollo d'intesa invece di un accordo di programma ? Eppure la delibera di Giunta dovrebbe averla presentata lei e l' accordo di programma previsto dall'articolo 34 del D. Lgs. 18/08/2000, n. 267 si configura quale strumento idoneo proprio perché assicura i tempi per realizzare l'opera e soprattutto il finanziamento. .
Durante la commissione - aggiunge - aveva anche affermato che i lavori sarebbero durati ancora diversi mesi. A tal proposito c'era da sperare che, l'oggettivo dramma tecnico-politico del Museo avesse spronato il sindaco Arrighi ad investire pesantemente su un gioiello dimenticato che potrebbe potuto incastonarsi in un percorso storico-culturale di livello nazionale (ce lo invidiano da più parti per forma e contenuti), invece il finanziamento dell' amministrazione Arrighi è stato dilazionato in tre annualità: 119 mila euro per il 2023 , 160 mila per il 2024 e 40 mila per il 2025, allungando notevolmente il periodo di chiusura per ovvi motivi, quando invece la camera di commercio aveva finanziato tutti i 550 mila euro nel 2023.
Va da sé - insiste - che il Museo Civico del Marmo rimarrà chiuso, non per diversi mesi come affermato dall' assessore Gea Dazzi in Commissione, ma per diversi anni. Certo che in un bilancio di previsione dove la cultura è il fanalino di coda, sarebbe stato difficile trovare tutto il finanziamento necessario nel 2023!
A questo punto - conclude Rossetti - sarebbe interessante avere informazioni sulle motivazione vere per cui l'offerta culturale della nostra città è così scarsa e modesta. Ciò posto, speriamo che lo storico Museo Civico del Marmo, che ha il primato di essere l'unico al mondo e di poter beneficiare di una patrimonio di notevole valore e rara bellezza , sia riconsegnato in tempi più brevi possibili alla città.