“Fatiscente, sporca, parzialmente abbandonata, a tratti inagibili e in degrado”: questi sono solo alcuni degli aggettivi che Nicola Ricci ha adoperato per descrivere la piscina comunale di Massa dopo avervi effettuato un sopralluogo.
“La piscina comunale vede un esterno con erba incolta, alberi in libera crescita e sporcizia ovunque, biciclette abbandonate, bidoni rotti e ricolmi, per non parlare poi della sporcizia nel parcheggio esterno- afferma Ricci- All’interno della piscina ci sono delle cose positive, come la giusta temperatura dell’acqua, ma il bagno disabili è inagibile, un bagno su due per donne e uomini è inagibile, la pioggia entra dal tetto, il cemento portante cade all’interno, i travetti portanti sono arrugginiti a vista e una gran parte della piscina è pericolante”. Insomma, non un bel biglietto da visita se confrontato con il progetto da 10 milioni di euro presentato nel 2022/23.
“Chi deve ripulire l'esterno e gestire il decoro? Chi deve provvedere alla manutenzione della struttura portante sia interna che esterna? Chi deve tagliare l'erba, potare le piante, imbiancare l'esterno? Chi deve sturare i bagni, fare manutenzione e rimettere in sesto le docce, controllare l'affidabilità e la non pericolosità della struttura portante arrugginita e decadente, ripristinare il tetto?” si chiede Ricci, che riconosce le criticità portate da questi fattori alla società che gestisce il servizio; criticità che, secondo lui, sfuggono al controllo della società stessa.
“Il comune di Massa che progetti ha per risolvere queste moltitudini di quesiti che, se non dovessero trovare risoluzione, a mio avviso porterebbero la piscina a diventare completamente inagibile entro un anno? Queste sono le domande alle quali, da cittadino, chiedo una risposta al comune di Massa”.