Sembra un organigramma all’insegna della distensione, quello presentato ieri dal coordinatore regionale di Forza Italia Massimo Mallegni per la provincia di Massa Carrara.
“Spero vivamente che all’interno del coordinamento provinciale ci possa essere un dialogo e un coinvolgimento totale – ha detto Mallegni - perché l’opinione degli altri, compresi simpatizzanti e amici, è fondamentale quando svolgi un servizio ed hai delle responsabilità da assumere. Non posso far altro che essere estremamente contento e sono sicuro che faremo un grande lavoro”.
Ma il commissariamento che ha preceduto il nuovo organigramma, con il sollevamento dall’incarico di coordinatore provinciale di Rita Galeazzi e la nomina di Emanuele Ricciardi, è una spaccatura destinata a non sanarsi.
“Davvero fatico sempre più a riconoscermi, politicamente ed umanamente, in questo modo di agire”. Così il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri, nella sua dichiarazione a margine del nuovo assetto di partito, sceglie parole che restituiscono un po’ di umanità ad una politica fatta troppo spesso di strategie trancianti, a discapito anche di legami interpersonali.
Il ricorso presentato nei giorni scorsi da Ferri al collegio nazionale dei probiviri ed al presidente Berlusconi, dunque va avanti, impugnando le motivazioni di un atto di commissariamento ritenuto illegittimo.
“Considero l’annunciato coordinamento provinciale di Forza Italia pur riconoscendo il valore di alcuni amici che hanno deciso di farne parte, del tutto illegittimo, immotivato ed estremamente, intempestivo e divisivo. Al pari del commissario recentemente nominato in barba a qualunque procedura statutaria e di diritto” ha dichiarato il sindaco di Pontremoli.
Nell’organigramma è presente anche il suo nome, ma Ferri non ci sta: “Per i motivi detti, chiedo pubblicamente di non indicare il mio nome tra i membri dell’organigramma”.
Ed aggiunge: “Se ritenuto formalmente necessario allo scopo, invito i presunti vertici provinciali ed i vertici regionali e nazionali a considerarmi auto-sospeso dalla mia qualità di socio sino a che su questa assurda vicenda non si saranno espressi gli organi statutari interpellatimi. Mi auguro – precisa - ripristinando le volontà congressuali o comunque sino a quando non sarà almeno concesso agli aderenti a Forza Italia di Massa Carrara di eleggere in modo nuovamente democratico i propri rappresentanti”.
Anche Rita Galeazzi fa sapere che non accetterà l’incarico di coordinatore comunale di Comano: “Mi associo completamente a Ferri e chiedo che il mio nome non venga mai inserito nel nuovo organigramma di partito. Rifiuto ogni incarico discendente da questo commissariamento che ritengo illegittimo. Aspetto la risposta dei probiviri”.
La Galeazzi ha poi aggiunto: “ Amareggiata da ingratitudine e complesso di superiorità di persone che vogliono soltanto affermarsi con prepotenza”.