Mancherebbero da mesi, a quanto riferisce il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, i dispositivi di protezione dal contagio per gli operatori ecologici di Nausicaa e per questo motivo, il consigliere di Alternativa per Carrara ha definito irresponsabile la gestione della partecipata d parte dell’amministrazione comunale.
“E’ necessario sollevare un' ulteriore polemica contro Nausicaa e la gestione grillina - ha detto Bernardi - perché pretendiamo di sapere cosa è stato fatto per tutelare la salute degli addetti alla raccolta rifiuti da parte di Nausicaa La cosa è certa è che sono mancati da mesi i dispositivi di Protezione Individuale normalmente previsti per questi lavoratori. “ Bernardi ha ribadito la scelta di schierarsi al fianco dei dipendenti della partecipata che hanno denunciato sulla stampa le condizioni in cui sono costretti a svolgere il loro lavoro ed ha ricordato che le mascherine distribuite pochi giorni fa non sono sufficienti a tutelarli in quanto servirebbe un kit adeguato alla situazione.
“Tutti abbiamo visto operatrici ed operatori per le strade senza mascherina, e spesso ci siamo chiesti se fosse stata una scelta loro, ma mai avremo potuto pensato che invece l’azienda non aveva fornito alcuno strumento di protezione. – ha aggiunto Bernardi - È sempre più difficile tacere sulla irresponsabile gestione della partecipata. Il servizio di cui stiamo parlando è un servizio essenziale e oggi scopriamo che ai lavoratori che lo stanno portando avanti con spirito collaborativo e responsabilità non gli è stato riconosciuto il diritto alla salute e nemmeno pari dignità rispetto a tutte le altre categorie di lavoratori e lavoratrici che erogano servizi alla comunità con accorgimenti idonei.”
Una situazione ingiustificabile, secondo Bernardi, che ha voluto ricordare che gli operatori ecologici rientrano a pieno titolo nelle categorie esposte al contagio in quanto costretti al contatto con i rifiuti urbani. “Per capire meglio la situazione abbiamo preso informazioni – ha detto Bernardi - Rispetto alle rappresentanze dei lavoratori per la salute e la sicurezza che tutte le aziende devono avere in quanto previsti nel l D.Lgs. 81/08 ci è stato riferito che spesse volte nelle aziende del settore il numero di questi rappresentanti non è sufficiente a monitorare tutte le situazioni di rischio, in quanto le unità produttive hanno peculiarità molto differenti tra loro: dal comparto impianti e discariche, al comparto autisti automezzi; dalle officine a quello dello spazzamento, fino arrivare al personale impiegatizio degli uffici. Chiediamo quindi al presidente ed ai vertici di Nausicaa se, vista la situazione di emergenza coronavirus, siano stati redatti Documenti Valutazione Rischio in maniera dettagliata e specifica in merito ai luoghi di lavoro degli operatori per i rischi da contagio da Covid-19 e se tali documenti abbiano individuato ogni minimo rischio potenziale presente in ogni singola unità produttiva sul rischio per eventuale contagio. Chiediamo se almeno questi lavoratori siano stati sottoposti a tamponi che, come vanno ripetendo gli esperti in questi giorni di allarme collettivo, sono il minimo dei controlli che si possano fare per testare la situazione. Ma le rassicurazioni non bastano. La richiesta è di continuare a fornire a chi presta attività lavorativa nelle operazioni più critiche "presidi sanitari e mascherine" senza che, chi è responsabile di queste competenze, continui a nascondersi dietro un dito.”.
Operatori ecologici di Nausicaa senza dispositivi di protezione, Bernardi: “Gestione irresponsabile della partecipata”
Scritto da Redazione
Politica
04 Aprile 2020
Visite: 58