Le opere di Carlo Signori sono state fatte valutare da tre privati cittadini per saldare il debito della vedova dell’artista con la Rsa Regina Elena di Carrara. La notizia è riferita dal consigliere della Lista Ferri, Filippo Mirabella che ha sottolineato il fatto che nessuno dell’amministrazione carrarese o dei vertici della rsa abbia pensato prima a questa soluzione: “Questo fatto non solo evidenzia una gravissima carenza da parte di chi dovrebbe essere responsabile della gestione di situazioni delicate come questa, ma solleva anche seri dubbi sulla capacità delle istituzioni di occuparsi adeguatamente dei più vulnerabili. Abbiamo appreso dalla stampa, infatti, di una lodevole iniziativa da parte di Enrico Marselli, Dino e Fabrizio Geloni che evidenzia una valenza sia sociale che culturale. Ero stato già informato da tempo che la vedova dell'artista era ospite, con un inserimento privato del 2022, alla RSA Regina Elena e mi era stato riferito che avrebbe accumulato un debito di più di 80 mila euro che, dopo la decisione di portare la retta da 80 euro a 111 giornalieri, sarà sicuramente aumentato. In una situazione del genere, dove la vedova è chiaramente in una posizione di difficoltà economica e personale, sarebbe stato naturale e doveroso che l'Amministratrice di sostegno e i vertici della RSA avessero preso in carico la questione in modo tempestivo e competente. Chiedo quali azioni sono state intraprese durante questi anni dal Presidente e dal Direttore della RSA per il recupero del debito ? Che ruolo ha avuto l'Amministratore di sostegno che ha la responsabilità di gestire gli interessi della donna, compresa la gestione dei debiti? La Casa di Riposo con l’Amministratore hanno cercato di trovare una soluzione? Inoltre se la donna non dispone di risorse proprie, per quale ragione non è seguita dai servizi sociali per far fronte alle spese assistenziali? Purtroppo, la gestione di questa delicata situazione è stata caratterizzata da un evidente ritardo nelle azioni necessarie ed il Presidente e il Direttore della Casa di Riposo da quello che risulta, hanno ignorato per mesi il problema del debito accumulato e la questione è stata trascurata, esponendo la struttura a un rischio finanziario che avrebbe potuto essere evitato visti i due bilanci in rosso. Ancor più grave è la responsabilità del Comune, che in qualità di proprietario della Casa di Riposo ha mancato di esercitare un adeguato controllo e di intervenire tempestivamente. Sarebbe stato fondamentale esplorare tutte le possibili soluzioni per il recupero del debito, garantendo al contempo la protezione della dignità della persona assistita. Il gesto dei tre cittadini non solo va visto come un atto di altruismo, ma come una denuncia delle inefficienze delle strutture preposte. Essi sono stati costretti ad intervenire evidentemente per evitare che una situazione di precarietà si trasformasse in una grave ingiustizia. La vera domanda, quindi, non è tanto sul valore delle opere o sulla loro valutazione, ma sulla totale mancanza di responsabilità delle istituzioni, che hanno lasciato che una persona in difficoltà fosse lasciata alla deriva, senza il supporto necessario. Quindi ringraziamo Marselli Dino e Fabrizio Geloni per l'azione collettiva e ben pianificata che hanno deciso di intraprendere mostrando un grande spirito culturale e sociale per portare a una soluzione che tuteli sia i diritti della vedova Signori e gli interessi della nostra Casa di Riposo dove sono ospiti molti altri nostri concittadini”.
Opere di Signori valutate per saldare debito con la rsa Regina Elena: il consigliere Mirabelle approva l'iniziativa ma bacchetta l'amministrazione per non averci pensato prima
Scritto da Redazione
Politica
01 Marzo 2025
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