L’ordinanza sulla sospensione del lavoro per alcune categorie nelle giornate con alte temperature emessa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi è completamente inutile: lo dice Andrea Figaia, di Cisl Toscana Nord che ha spiegato: “La Arrighi, alla fine, non ha resistito e ha firmato anche per l’estate 2025 l’ordinanza che ferma i cantieri per il caldo estremo.Ordinanza inutile perché, come era ampiamente prevedibile, se non addirittura scontato, anche il Presidente della Regione Eugenio Giani, come richiesto con forza dalle segreterie regionali di categoria dell’edilizia e del marmo, ha firmato una delibera regionale. Niente di nuovo: nel 2024 ben 15 Regioni hanno fatto lo stesso. Ma attenzione: non i sindaci, magari per fare magari i primi della classe, bensì i Presidenti di Regione. La scelta del sindaco di Carrara fa pensare che sia condivisa da ogni comune italiano e invece non è così perché le regole in merito ai cantieri in condizioni climatiche di caldo eccessivo esistono già. Eccole, infatti: “Proteggere i lavoratori dal caldo estremo è una priorità”,
dice Andrea Giannuzzi – Filca CISL ed è un rischio sul lavoro che deve essere valutato nel Dvr e Pos redatti dalle imprese e in fase preventiva, informati i lavoratori. Esiste anche il CIGO, la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per eventi meteo che può essere attivata quando le temperature percepite superano i 35°C con una umidità intorno all’80 per cento e non è possibile lavorare al riparo dal sole. Basta consultare il sito: www.worklimate.it Il CIGO riguarda i lavoratori dell’edilizia, del lapideo e tutti i lavoratori all’aperto o in ambienti non climatizzati. Riguarda anche i Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e i preposti interagiscano con i datori di lavoro per ridurre o sospendere l’attività”. Figaia ha riportato una serie di testimonianze di rappresentanti Cisl al riguardo: “Ogni anno ci troviamo a combattere con imprenditori che ignorano i rischi nei cantieri. Serve più vigilanza, anche da parte dei vigili urbani,non ordinanze generiche, addirittura se fossero emesse in alcuni comuni e in altri no, sarebbe un vero caos, in particolare per le imprese che vengono da fuori” è il parere di Andrea Giannuzzi di Filca Cisl. “Il Testo Unico sulla Sicurezza già prevede l’obbligo di valutare i rischi legati al clima - dice Lorenzo Sichei – Filca CISL Toscana Nord, quindi rispetto all’ordinanza regionale, chiediamo ai comuni che si facciano promotori in via preventiva di segnalare attraverso tutti i mezzi di comunicazione a loro disposizione, i giorni con il bollino rosso, in modo che si sospendono le lavorazioni e le imprese, per tali giorni facciano richiesta della Cigo. Questo sarebbe un fattore molto importante in fase preventiva, anche per le imprese che, eventualmente volessero modulare l’orario di lavoro. Del resto i comuni che attraverso la polizia municipale, devono fare i controlli devono monitorare lo stato del clima giornalmente, non rimane che comunicare l’allert. Le soluzioni pratiche sono: la flessibilità nei tempi di consegna dei lavori, l’inserimento nei bandi pubblici investimenti per prevenire i colpi di calore, l’abbigliamento adeguato, la presenza di acqua in quantità e di aree ombreggiate”. Questo il pensiero di Michele Folloni di Cisl Toscana Nord: “Vogliamo contribuire alla stesura di linee guida serie per tutelare davvero chi lavora.”“Il sindaco Arrighi ha proceduto alla firma nonostante come Cisl e Filca Cisl avessimo manifestato le nostre perplessità in proposito, considerato quanto esposto in premessa, né prendiamo atto” ha concluso Figaia.