“Che fine hanno fatto il progetto e il rapporto ambientale definitivo del piano regolatore del porto di Marina di Carrara?” è l’interrogativo dei Paladini Apuoversiliesi e di tutte le categorie economiche della costa, perché il presidente dell’Autorità Portuale della Liguria Orientale Mario Sommariva aveva dichiarato che in settembre sarebbe stata attivata la procedura VAS, Valutazione Ambientale Strategica.
“Finalmente si ha la risposta – afferma Orietta Colacicco, presidente dei Paladini Apuoersiliesi - perché il presidente Sommariva, ospite sabato 23 settembre, come il presidente dell’ISR della Camera di Commercio, Sergio Chericoni, del Lunigiana Talk nella puntata “Presente e Futuro dei porti” di Radio A, ha dichiarato che il Piano è stato adottato il 2 agosto dal Comitato di Gestione dell’Autorità Portuale, dando inizio all’iter approvativo, e verrà inviato al comune di Carrara il 4 ottobre dopo che sarà passato in Comitato di gestione il 3 ottobre in quanto necessitava di un’integrazione”.
“Durante la trasmissione sono state fatte rassicurazioni sul fatto che il nuovo piano regolatore non porterà erosione malgrado ci possa essere qualcosa oltre il Carrione fino al Lavello. Per noi non basta e vogliamo vedere il progetto, per far esaminare da esperti accademici e scienziati tutti gli elaborati, fra cui i calcoli numerici, i calcoli correntometrici, in pratica vogliamo avere le prove che i lavori non porteranno ulteriore erosione della spiaggia. Erosione che, dopo aver rovinato, quest’anno la costa apuana, mangiando in alcuni punti anche 160 metri, ora è Forte dei Marmi ben oltre il pontile e corre verso Marina di Pietrasanta. Il rischio è enorme ed è sia ambientale, che economico che sociale. L’erosione non è l’unico problema, c’è quello gravissimo idrogeologico al Carrione , che è stato sottolineato nella infelice ricorrenza dell’alluvione del 23 settembre del 2003”.
Colacicco prosegue: “Durante la trasmissione è emerso un altro aspetto che riguarda i vantaggi portati dai porti di Spezia e di Carrara, specie con il suo ampliamento, per lo sviluppo turistico della Lunigiana, grazie ai molti crocieristi, che a Spezia hanno raggiunto quota 700.000. Un parere. più che economico, di immagine, un modo per farsi conoscere, da piccole percentuali di pubblico, perché chi scende dalla nave ha a disposizione poco tempo e deve scegliere la meta più vicina e più comoda da raggiungere, senza contare il richiamo forte delle Cinque Terre, che per gli stranieri soprattutto sono un mito. La Lunigiana ha avuto un’ottima performance di presenze nel 2022, ma certo questo non è dovuto ai croceristi bensi, nell’era del covid e del post covid, all’offerta propria della Lunigiana, fatta di spazi aperti bellissimi, natura straordinaria, quiete, castelli, buon cibo.
Per mantenere i dati del 2022, ci vorrà un progetto, che metta al primo posto i trasporti con la famosa Pontremolese, fatto di iniziative interessanti e ce ne sono già molte, di tanta comunicazione, che graviti su più spazi, non solo sulle Cinque Terre, per carità un vero patrimonio, dove gli arrivi però saranno sempre più contingentati”.
“Il ritornello ligure, come una sirena attrattiva echeggia in questi giorni e oggi un socio mi ha detto “ tanto la sabbia non c’è più, avremo in ApuoVersilia una costa come quella ligure”. No grazie qui siamo in Toscana e se la Lunigiana è la porta alta della Toscana, il porto di Carrare è l’ingresso dal mare. La forza dell’ApuoVersilia viene dalle lunghe spiagge, si pensi a ripascere e nella situazione attuale il porto di Carrara, causa dell’erosione e lo ammette, dopo l’Autorità Portuale stessa, in questi giorni anche la Regione Toscana, assuma ogni responsabilità e molti degli oneri per ripascere”.