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Scritto da Redazione
Politica
08 Dicembre 2020

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Ha chiesto ai servizi sociali del comune di Carrara di attivarsi immediatamente per tutelare gli otto minori affidati alla Serinper, la cooperativa saociale finita al centro di una inchiesta dei carabinieri con accuse di corruzione, truffa e maltrattamenti agli ospiti delle loro strutture.

A dirlo è stato il consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi che ha spiegato: “Gli otto minori affidati dall’amministrazione 5 stelle alle strutture Serinper costano circa 400 mila euro l’anno. E’, tuttavia inevitabile, che quanto accaduto, susciti qualche dubbio sui controlli che l'amministrazione avrebbe avuto l'obbligo di effettuare. Se ciò che viene riportato dal verbale dei Carabinieri corrispondesse al vero e cioè che i servizi erogati per i minori ospitati nelle strutture erano da terzo mondo, la fattura che la Serinper mensilmente invia al comune di 4. 231, 50 euro per ogni minore, fa veramente rabbrividire. Oltrettutto emerge che la retta pagata è superiore di ben 1.300 euro se comparata alle fatture delle altre strutture simili in tutto e per tutto, nelle quali sempre il nostro comune ha inserito altri minori , fatture che ammontano al massimo a 2.994,60 euro. Considerato il terremoto giudiziario che ha coperto di vergogna il nostro territorio e le accuse gravissime di corruzione e i danni che hanno colpito i minori disagiati, la Serinper, nonostante erogasse pessimi servizi, si faceva pure pagare una cifra esagerata senza che nessuno avesse notato l’anomalia.”

Bernardi ha messo in evidenza il suo personale sconvolgimento non solo per il coinvolgimento della responsabile del Centro Affidi della Zona Apuane, finita agli arresti domiciliari, con la quale collaborano anche i servizi sociali del comune di Carrara e alle quale si sono rivolte da anni tutte le famiglie che hanno adottato minori, ma anche e soprattutto per le gravissime violazioni degli standard minimi richiesti dalla struttura consistenti, ad esempio, nel somministrare agli utenti cibo di scarsa qualità e in quantità insufficienti, nel non garantire condizioni igienico-sanitarie adeguate e assistenza di personale qualificato, nel far dormire i minori in giacigli di fortuna, nonché nel vessarli con continue minacce e sottoporli a manovre di costrizione fisica denominati “contenimento “.

Bernardi si è quindi rivolto all’assessore al sociale del comune di Carrara, Anna Galleni: “Chiedo all’assessore Galleni se si è mai posta questa domanda a fronte di ciò che è emerso e se ha mai attivato controlli presso le strutture che ospitavano i minori. Sussiste infatti anche la responsabilità diretta del controllo da parte del comune relativamente alle strutture utilizzate che riguarda la presenza di personale qualificato ed in numero sufficiente, la sorveglianza, la garanzia sulla salubrità degli ambienti, la cui disponibilità sia esigibile per la natura delle prestazioni ivi offerte. Si evidenzia infatti che il sistema nel suo complesso ed , in particolare, per quel che riguarda quello di controllo non è risultato sano. Non ci spingiamo , per ovvie ragioni, a giudicare nessuno perché siamo garantisti e aspettiamo gli esiti della magistratura, ma se vi sono state mele marce che si sono approfittate dei minori solo a scopo di lucro devono essere puniti in maniera severa.”

Bernardi ha ricordato che un’eventuale conferma delle accuse creerebbe una commistione tra controllore e controllato che, in qualche modo, avrebbe permesso ai dirigenti della Serinper di ottenere innumerevoli vantaggi, come l’accumulo di ingenti profitti economici massimizzati dall’inserimento di utenti all’interno delle strutture con sistematica elusione dell’osservanza degli obblighi contrattuali stipulati con i vari enti della pubblica amministrazione. Serebbe proprio in base a questo meccanismo che la Serinper ha visto negli anni moltiplicarsi il proprio volume di affari ed i relativi introiti costituiti integralmente dal pagamento di “rette” direttamente da parte di enti pubblici.

”Ritengo essenziale – ha detto Bernardi - che il sindaco De Pasquale rassicuri la città, sebbene Carrara non sia entrata nell'indagine, sulla situazione dei nostri minori ospitati nelle strutture Serinper e sul fatto che siano stati effettuati controlli in loco da parte del servizio sociale, ma soprattutto che spieghi perché sono state pagate fatture di 4. 231,50 quando persino la Regione Toscana più volte aveva valutato congruo il pagamento di 100 euro al giorno”.

Vi. Tes.

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