Non sarebbe una vera e propria transazione quella da quasi dodici milioni di euro che l’amministrazione grillina si è impegnata a pagare con rateazione all’imprenditore Andrea Franzoni titolare della Paradiso s.p.a. che negli anni ottanta fece causa al comune di Carrara per ricorso su una gara d’appalto. A dirlo e a contestare alla governance grillina di aver spacciato per successo un’operazione invece dannosa per la cittadinanza è il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi
“Il vicesindaco Matteo Martinelli - ha detto Bernardi - al fine di giungere alla proposta definitiva per la transazione, aveva recentemente richiesto un parere all'illustre professor Ponzanelli che non è stato reso pubblico. Chiediamo quindi di essere informati se il parere agli atti , nell’ individuare l' ammontare del risarcimento, aveva preso in considerazione “che al momento non era certo l’importo ” e che avrebbe dovuto essere stabilito dal giudice sulla base della CTU di Bertozzi.” Secondo Bernardi il vicesindaco Martinelli dovrà assumersi tutte le responsabilità di una decisione da lui definita “ scellerata” di impegnare 11 milioni e 200 mila euro per transare con il ricco imprenditore Andrea Franzoni senza l'ombra di una sentenza passata in giudicato che condanni il comune al cospicuo risarcimento deciso dalla perizia.
“Il fatto che Martinelli abbia riesumato questo contenzioso che risale agli anni 80 - ha continuato Bernardi – e abbia deciso di derubare ai cittadini circa 12 milioni di euro, nonostante che il bilancio non sia dei più rosei ed il governo cittadino abbia di fronte nodi più difficili da affrontare, emana cattive sensazioni. Abbiamo assistito all’euforia e al compiacimento dei 5 Stelle per aver portato a casa un’ altra proficua transazione a favore dei privati. Del resto che una parte del Movimento 5 Stelle appoggiasse e privilegiasse i ricchi imprenditori non è più un mistero, per questo occorre capire cosa abbia reso possibile l'accelerazione al risarcimento, dal momento che il Franzoni aveva già avuto modo di fare richieste alternative oltre a quelle di tipo economico anche all' amministrazione precedente che, come è facile costatare , non sono mai state recepite.”. Secondo Bernardi il comune di Carrara ad oggi non è obbligato a stipulare alcuna transazione con la Paradiso Spa per il contenzioso nato circa 40 anni, dal momento che non esiste una sentenza di condanna. “ Nel 1981 – ha spiegato Bernardi - l' amministrazione di allora aveva bandito una gara di appalto nella Zone di Avenza e la Paradiso Spa non si era aggiudicata l’appalto e aveva presentato ricorso. Dopo circa 30 anni nel 2006 la Corte di Cassazione aveva stabilito che la società di Andrea Franzoni meritava un risarcimento. Secondo il CTU Bertozzi, nominato dal Tribunale di Massa nel 2009 il comune di Carrara avrebbe dovuto compensare la Spa per un importo di 11,2 milioni di euro cifra che nel 2018 venne aggiornata al rialzo e portata a 13,4 milioni. A questo punto l’iter giudiziario si è inesorabilmente fermato e in realtà ad oggi paradossalmente l' ammontare di questo credito si può dire che sia inesistente, perché manca il pronunciamento del giudice.”.Bernardi si è quindi detto in attesa di una smentita e di un ravvedimento da parte del sindaco e del vicesindaco sullo spreco di denaro pubblico a favore di un privato senza che vi sia una sentenza di condanna ed ha invitato l’amministrazione grillina a comportarsi come in maniera sensata e trasparente a favore del bene pubblico e della comunità.
Vi. Te.