“Gorlandi si dimette da Forza Italia motivando le dimissioni con la mancanza di tempo per ragioni di lavoro. Nello stesso momento dichiara di volersi candidare alle prossime elezioni comunali di Aulla”. Qualcosa non torna, secondo Paolo Sordi del direttivo provinciale di partito Sel.
Juri Gorlandi era stato nominato vice del commissario Emanuele Ricciardi, solo un mese fa, quando il coordinamento regionale FI aveva deciso di sollevare l’aullese Rita Galeazzi dal ruolo di coordinatore provinciale.
“Innanzitutto in Forza Italia. Se in in quel partito già commissariato non reggono neppure i commissari – afferma Sordi - la situazione è grave ma la questione non ci riguarda perché non è il nostro partito”.
Alle dimissioni da FI, però Gorlandi ha aggiunto la disponibilità a candidarsi alle prossime elezioni comunali aullesi, per “rendere il favore” al sindaco Roberto Valettini che alle provinciali ha sostenuto Gianni Lorenzetti anziché Matteo Mastrini come avrebbe invece auspicato Gorlandi, in quanto lunigianese.
A questo proposito, Sordi dichiara: “Incomprensibile è l’autocandidatura di Gorlandi. Se non ha tempo per dirigere il suo partito ne avrà per amministrare una città? A nome di chi si candida? Di Forza Italia? Del centrodestra? Non ci sono dichiarazioni in quel senso. Gorlandi, stando alle sue parole, rappresenta se stesso e qualche amico. Noi ovviamente lo invitiamo a candidarsi perché darà un contributo alle divisioni nel campo del centrodestra”.
“Il problema – secondo Sordi - non è il comune di residenza del presidente di provincia, ma le politiche di sviluppo territoriale che si perseguono. Il centrodestra non ha saputo unirsi né sul sindaco di Massa né su un sindaco della Lunigiana ed ha perso le elezioni provinciali. Adesso Gorlandi a partita finita vorrebbe guidare la destra di Aulla ma non riesce neppure a guidare il suo partito. Non sappiamo chi gli ha dato la patente”.
“Sappiamo che firmò la sfiducia alla sindaco Magnani e che non ha appoggiato il sindaco di Filattiera del nostro partito”.
M.C.