Nessuna critica, ma piuttosto una puntualizzazione che si fa forza del codice giuridico e del senso comune. La lettera aperta scritta dalla presidente di Italia Nostra (sezione apuo-lunense) Emanuela Biso e diretta a Giovanni Costantino, fondatore e Ceo di Italian sea group (Isg), si basa su un assunto semplice, ma fondamentale per il benessere dei numerosi lavoratori dell’azienda dello stesso Costantino e di tutti gli abitanti di Carrara: la preservazione e la cura della pineta cittadina, barbaramente (come afferma Briso) occupata dalle decine di macchine dei dipendenti o dei terzisti della Isg.
Nella lettera, la presidente esorta Costantino a un maggior impegno per quanto riguarda la sostenibilità delle sue attività, assumendo in primis un “mobility manager” aziendale e, nello stesso tempo, iniziare un rapporto di collaborazione con la stessa figura in carica al comune di Carrara, l’ingegnere Giuseppe Marrani.
“È sicuramente un disastro sul piano dell’immagine della sua azienda – chiosa Briso – ma è un disastro soprattutto per i malcapitati pedoni o ciclisti che si avventurano sul marciapiede saturato dalle auto. Avrà sicuramente notato che il comune di Carrara brilla per inciviltà nel tollerare l’invasione delle auto non solo in pineta ma anche nelle piazze e sui marciapiedi. Avremmo molto piacere che la sua azienda ci aiutasse a migliorare la qualità della vita della nostra città […] il comune di Carrara – continua la lettera – ha nominato un mobility manager di area nella figura dell’ingegner Giuseppe Marrani. Il mobility manager di area dovrebbe servire proprio per coordinare le aziende con mobility manager aziendale. Tutto ciò premesso, invitiamo la sua azienda a nominare quanto prima un mobility manager aziendale e, nel contempo, a rapportarsi col corrispettivo di area del comune, per alleggerire il carico di veicoli privati che tutti i giorni peggiora la vita, sia dei suoi dipendenti che (soprattutto) dei cittadini carraresi”.