Mancanza di rispetto della dignità delle lavoratrici, subdoli ricatti occupazionali, turni lavorativi in tutte le condizioni: un quadro sconfortante ed umiliante quello descritto dalle donne che si occupano delle pulizie negli uffici pubblici del comune di Carrara per le quali il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi ha deciso di intervenire sollecitando il vicesindaco Matteo Martinelli a mantenere la parola data con le lavoratrici.
“E’ oltremodo urgente da parte dell'amministrazione - ha detto Bernardi - definire nello specifico i trattamenti economici e normativi congrui e dignitosi per quelle lavoratrici che nonostante le promesse continuano a non essere tutelate. Sono state solo parole, non seguite da comportamenti coerenti e da un cambio di passo nei loro confronti. Le lavoratrice hanno dichiarato che senza certezze e relativi adeguamenti del contratto che è stato firmato, dovranno continuare a lavorare con una grande incertezza e conseguente malessere . Sembra infatti che a nessuno interessi il grande impegno e i sacrifici, la professionalità, la dedizione e la serietà proprio di quei lavoratori che sono tra i più essenziali. Lo sono sempre stati, ma sono dopo lo scoppiare della pandemia: il loro importante operato è stato messo in evidenza, ma ancora le parti datoriali non vogliono riconoscere a loro giusti diritti.”
Le donne delle pulizie del comune lamentano la mancanza di una fascia oraria definita nonostante sia prevista dal contratto per cui ognuna ha un orario improvvisato giornalmente, inoltre nella prima busta paga non hanno trovato la presenza giornaliera come da contratto. Sebbene ci fosse la clausola della “messa a disposizione” che le dipendenti hanno inviato regolarmente al loro datore di lavoro come previsto nel contratto, si sono viste decurtare le ferie e i permessi. Le lavoratrici dei servizi in appalto di pulizia e sanificazione , nonostante ciò continuano a svolgere un ruolo ritenuto essenziale per il contenimento del contagio negli uffici pubblici, esponendosi in prima linea per garantire l’accessibilità dei luoghi che, senza la loro opera, non sarebbe possibile.” Bernardi ha ricordato che dopo l’impegno formale da parte di Martinelli, le donne delle pulizie avevano riposto fiducia negli accordi contrattuali e invece dopo due mesi hanno dovuto constatare che gli impegni vengono rimessi in discussione.
“Tutto questo inoltre è avvenuto – ha concluso Bernardi - nonostante molte imprese, con la pandemia, abbiano incrementato in modo consistente lavoro e fatturato, continuando a sfruttare il senso di responsabilità, i sacrifici, e la dedizione dei lavoratori, per il 70 per cento donne, con salari esigui, orari spesso ridotti, carichi di lavoro pesanti e condizioni di lavoro difficili in molte realtà della Regione Toscana e per altri comparti occupazionali. Almeno per le nostre lavoratrici che da anni lavorano per il nostro comune ci si aspettano risposte urgenti .”