"Come può chi è fermo da mesi, chi non ha incassato un euro e che rischia di non incassare niente per altre settimane e non mesi dover essere obbligato a pagare, oltre alle spese fisse come canoni e affitti, anche tasse e imposte? Non possiamo far morire le nostre aziende turistiche dobbiamo aiutarle a restare in piedi. Imporgli tributi come la Tari sarebbe come soffocarle mentre soni in ginocchio. Per questo chiediamo al sindaco Persiani e al Comune di valutare non solo la sospensione dei tributi comunali, ma la loro soppressione per tutta questa stagione e fino al momento in cui le aziende non si saranno rimesse in piedi" questo l'appello del Pd di Ricortola alla Giunta del Comune di Massa e al sindaco Persiani.
"Il Governo ha fatto fin qui scelte molto forti per aiutare imprese e lavoratori – ricorda Osvaldo Bennati segretario del Pd di Ricortola – dalla Cassintegrazione anche in deroga per tutti i lavoratori dipendenti, dal binus di 600 euro che diventerò di 800 euro per tutti i lavoratori autonomi, ai prestiti fino a 25mila euro a tasso quasi zero e con garanzia statale per le piccole imprese. Tutte misure che saranno confermate e aumentate dal prossimo decreto atteso per questo mese. Sarebbe quindi suicida per la nostra economia che il Comune di Massa imponesse a una impresa che ha ricevuto l'aiuto del governo, ad es quei 25mila euro, di usarlo per pagare la Tari".
"Va quindi ascoltato da parte del sindaco – continua Bennati – l'appello delle imprese turistiche. I campeggiatori, che nella nostra provincia producono il 7% del Pil e occupano oltre 500 persone, ad esempio hanno calcolato perdite superiore al 70% nei propri fatturati, ma devono pagare una Tari di decine di migliaia di euro perché è calcolata non sulle presenze ma sui metri quadrati del campeggio. E' evidente che devono pagare per qualcosa che non possono usare e che, non essendoci nessun turista, non produce alcun rifiuto da raccogliere, portare via e smaltire. E' una evidente contraddizione da sanare. Ma gli stessi esempi, purtroppo, li possiamo fare per i bar, gli hotel, i ristoranti".
"E' vero che anche al nostro Comune devono essere garantite risorse per fornire i servizi- spiegano dal Pd di Ricortola – e tuttavia è già previsto nel prossimo decreto del Governo uno stanziamento di oltre 3 miliardi a fondo perduto per le amministrazioni comunali. E quindi Massa avrà le risorse di cui necessita senza doverle chiedere alle imprese che sono chiuse".
"Poi, e qui chiediamo un'azione incisiva anche ai nostri parlamentari – conclude Bennati – , serve cambiare la normativa nazionale in maniera tale da sospendere per l'anno 2020 le modalità di calcolo della Tari sulla base dei costi sostenuti dal comune negli anni precedenti e per sospendere almeno per l'anno 2020 l'obbligo per i comuni di coprire tutti i costi del sistema integrato dei rifiuti con le entrate derivante dalla Tari autorizzandoli a coprirli con altre risorse e con la fiscalità generale. In questa maniera potremo salvare il nostro tessuto turistico e metterlo in grado di ripartire quando la condizione sanitaria del Paese lo consentirà, salvando così centinaia di imprese e di posti di lavoro".