Con 18 voti contrari il Piano dell'arenile è stato respinto: la maggioranza si è divisa e nove dei suoi consiglieri hanno votato con le opposizioni contro l’atto. “Un atto verso il quale solo i consiglieri del M5S hanno tenuto un atteggiamento coerente fin dall’inizio – commenta la coalizione progressista - “votando contro nelle Commissioni e ieri in Consiglio comunale. In gran parte gli altri consiglieri di maggioranza e minoranza hanno mutato la loro posizione per evidenti ragioni di opportunismo elettorale, trasformando il voto a favore, oppure l’astensione, in un voto contrario”.
“Come polo progressista e di sinistra” - continuano – “non possiamo esimerci dal sottolineare che questa situazione rappresenta l'immagine plastica di una politica ormai priva di qualsiasi riferimento morale, fatta di persone che in teoria dovrebbero ricoprire ruoli ben definiti dal loro mandato, ma che nella pratica a pochi mesi dalle elezioni cambiano il proprio pensiero, se mai ne avessero avuto uno, in favore di tatticismi dannosi per l'interesse collettivo”.
“È inequivocabile il fallimento dell'intero centrodestra - chiude la colazione progressista – “che danneggia la città anche a causa dei costi di questa bocciatura, che verranno pagati dalle casse pubbliche. Il dato politico di questa faccenda è che giunta e consiglio comunale non sono più in grado di approvare nessun atto importante, a partire dal bilancio di previsione. Ora spetta a cittadine e cittadini massesi nel 2023 stabilire se è arrivato il momento di dimissionare Persiani e Guidi spedendoli sui banchi dell'opposizione, è in questa direzione che stiamo lavorando come forze progressiste e di sinistra”.