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Scritto da Redazione
Politica
11 Marzo 2022

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Il consiglio comunale ha concluso oggi la fase di controdeduzione delle osservazioni presentate al Piano Operativo Comunale: a questo punto, il piano dovrà essere approvato dalla Regione Toscana per poi tornare al vaglio dei consiglieri per l’approvazione definitiva. L’adozione del Piano ha richiesto un lavoro ingente e serrato da parte della Commissione Urbanistica e del consiglio comunale che hanno affrontato con grande serietà una tabella di marcia molto impegnativa.
«Con questo Piano abbiamo posto “la questione ambientale al centro”, partendo dalla consapevolezza che Carrara avesse già pagato un caro prezzo e meritava di essere risarcita in termini ambientali. Per questo abbiamo deciso di contenere il nuovo consumo di suolo e di favorire il riuso dell’esistente abbandonando le strategie dell’età dell’espansione per raccogliere le sfide di questo nuovo secolo. Per noi il suolo  inedificato  è il  cardine  di  una  profonda  revisione  delle  politiche urbane  e  ambientali,  il  bene  comune  da  cui  ripartire» ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Maurizio Bruschi, rivendicando la decisione di abbandonare «i grandi progetti, le grandi operazioni immobiliari, e di puntare su nuove previsioni localizzate solo dove persistono condizioni di degrado o di carenza di dotazioni pubbliche».

Il piano operativo dunque impegna soltanto una piccola parte delle potenzialità definite dal Piano Strutturale, limitandosi ad interessare unicamente il territorio urbanizzato. Ad esempio per Villa Ceci si è scelto di disinnescare il processo perequativo, che fortunatamente non ha visto attuazione e di azzerare le volumetrie previste dallo strutturale (91.000 mq di nuove edificazioni per ospitare 1.300 abitanti) puntando invece sull’esproprio di una quota consistente del parco pubblico perché, ha spiegato Bruschi «la realizzazione del Parco non può più, solo e sempre aspettare l’iniziativa dei privati». Nell’area di Covetta i fattori di rischio idraulico e la mancanza di opere infrastrutturali non permettono le trasformazioni a cui alludeva lo strutturale mentre ad Anderlino/Avenza Nord invece, le condizioni ambientali e paesaggistiche dei luoghi, hanno suggerito e ispirato prudenza e oculatezza, in coerenza con il Piano Paesaggistico che chiede di mantenere le visuali libere e di evitare processi di saldatura tra le aree urbanizzate lungo l’Aurelia.

Secondo l’assessore all’Urbanistica, inoltre, l’esame delle osservazioni ha fatto emergere questioni importanti, con un contributo positivo arrivato dalle persone che vivono e lavorano sul territorio. I criteri adottati e le conseguenti linee di azione in fase di controdeduzione si sono concentrati sugli aspetti che hanno riscontrato la maggior partecipazione: sul patrimonio edilizio esistente (che ha registrato il più alto numero di osservazioni, più del 30%), viene ampliata la possibilità di intervento e di adeguamento funzionale, incentivando il recupero con maggiori possibilità di addizioni volumetriche e per maggiori possibilità di cambi d’uso anche per gli edifici di valore storico e per e per quelli del territorio rurale; sul sistema della Produzione (circa il 15% delle osservazioni) si è favorita la qualificazione del comparto produttivo sia lapideo che manifatturiero, in sintonia con le previsioni dei PABE, andando a  aumentare la capacità produttiva delle aziende e contemporaneamente la loro compatibilità ambientale. Il Piano Operativo prevede inoltre alcuni importanti interventi di pubblico interesse: un esempio su tutti, il progetto Pinqua il recupero e la valorizzazione dell’intero ambito della ex Colonia Vercelli. « Ci siamo assunti e ci stiamo assumendo una grande responsabilità politica, nell’interesse della Carrara di domani, che immaginiamo competitiva, sostenibile e solidale, poiché riteniamo che la questione della transizione ecologica è essenzialmente una questione di giustizia sociale» ha concluso l’assessore Bruschi.

Al termine delle votazioni per l’adozione del Piano, nel ringraziare tutti i consiglieri per il lavoro svolto, il capogruppo del Movimento5Stelle Giovanni Montesarchio si è soffermato sul valore politico di questo atto: «Dopo i Piani Attuativi dei bacini marmiferi, il Regolamento degli Agri, il Regolamento per la mobilità degli alloggi erp e quello per l’emergenza abitativa, questo consiglio comunale oggi adotta un altro strumento fondamentale per il futuro di questa città. Il filo rosso che tiene insieme tutti questi atti è sicuramente quello di una gestione più equa e trasparente della cosa pubblica, la volontà di scrivere regole chiare e uguali per tutti, per eliminare i privilegi e incrementare le ricadute delle risorse di cui Carrara dispone su tutti i cittadini. Il Piano Operativo che adottiamo oggi rispecchia tutte queste caratteristiche, come ha ben spiegato l’assessore Bruschi. Alla base di questo  piano c’è una scelta coraggiosa e lungimirante, che non cede alle lusinghe dell’oggi ma guarda con lucidità a un futuro, ormai prossimo, in cui la sostenibilità ambientale ed ecologica non saranno più solo slogan ma una concreta necessità».

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