Il commissario carrarese della Lega Salvini premier Nicola Pieruccini parte all'attacco dopo la nomina (con riserva) di Luciano Massari a direttore dell'Accademia di Belle Arti.
“Il 28 maggio 2015, esattamente 5 anni fa – ha ricordato Pieruccini – al termine della presidenza di Simone Caffaz, il nucleo di valutazione dell'Accademia di Belle Arti di Carrara scriveva al Ministero dell'Università e della Ricerca: “ Il Nucleo esprime un giudizio positivo nei confronti dell'attuale gestione dell'Accademia tenuto conto di come le esigue risorse finanziarie assegnate non abbiano impedito di attuare, nel migliore dei modi possibili, le attività istituzionali e culturali programmate. Il Nucleo riscontra un'evoluzione positiva dell'attività dell'Accademia ”. “Dopo cinque anni – ha argomentato l'esponente leghista – grazie all'attuale gestione voluta e sostenuta da Pd e 5 stelle, siamo di fronte a un disastro: un crollo di circa 200 iscritti, didattica e gestione amministrativa nel caos, studenti in subbuglio, inchieste penali e contabili in corso, ispezioni ministeriali e chi più ne ha più ne metta, adesso, per risolvere tutti questi problemi, il ministro (Pd) a quanto ci risulta su pressante sollecitazione del sindaco di Carrara (5 stelle) non è stato capace di fare altro che ratificare la nomina “con riserva” del precedente direttore Luciano Massari, cioè di colui che, più di altri, i problemi sopra citati li aveva provocati. Complimenti! Equivale a nominare il Conte Dracula a presidente dell'Avis”.
“L'Accademia di Belle Arti – ha continuato il commissario del Carroccio – era un raro esempio di buona amministrazione pubblica in una città piena di scandali e malgoverno, ma la ferale accoppiata Pd-5 stelle è riuscita in pochi anni ad affossare anche questa gloriosa istituzione culturale e adesso persevera e prosegue sulla stessa strada. La nostra non è una valutazione personale contro qualcuno e neppure ideologica, ma i fatti parlano chiaro. Non stupisce la posizione dell'amministrazione a 5 stelle, incapace non solo di qualsiasi strategia istituzionale ma anche della spicciola gestione amministrativa, e la silente accettazione di qualsiasi misfatto da parte dell'assessore Raggi, componente del consiglio di amministrazione dell'Accademia, ne è la chiara dimostrazione. Più sorprendente è invece il placet del Pd, non fosse che per la conclamata esperienza dei suoi dirigenti che avrebbe dovuto evitare la brutta figura di avallare una situazione insostenibile. A meno che, come abbiamo avuto modo di sostenere già in passato, non ci sia di mezzo un preciso progetto: chiudere l'Accademia di Carrara e farne una succursale di Firenze.”