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Scritto da Redazione
Politica
30 Dicembre 2024

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 Sempre più incerta la futura riapertura della Piscina comunale Tosi di Carrara, a causa di ritardi, progetti esecutivi fatti,  disfatti, rimodulati, finanziamenti persi e efficientamento energetico buttato alle ortiche: lo riferisce il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella, secondo il quale  “più il tempo passa più aumentano   i dubbi sul lavoro svolto”.  Mirabella ha ripercorso le varie tappe del percorso di recupero della piscina: “Il 30 dicembre 2021 era  stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto nel quale era stato individuato il comune di Carrara tra i  comuni beneficiari del contributo di un milione 350 mila euro, ma  trascorso quasi un anno l’amministrazione comunale ha   approvato  uno studio di fattibilità tecnica ed economica  per i lavori di  riqualificazione. Lo studio  però prevedeva  un intervento di riqualificazione  per un importo complessivo pari a 1.878.118 euro Quindi la piscina, che era già chiusa da tre anni,  partiva male,  perché al finanziamento PNRR mancavano 500 mila  euro per l’ aumento dei costi dell’edilizia e dei materiali. Ma nonostante che il  PNRR per  questo aumento,    avesse  creato un   “Fondo per l’aumento del costo dei materiali”,  l’attuale amministrazione si era persa l’aiuto di 128.650.000,00 euro perché la gara per l’appalto non era partita   entro il termine previsto del 31 dicembre 2022. Dopodiché  fino quasi al  giugno 2023,    nessuno  aveva  dato più notizie del progetto  della   piscina. Questo dato dimostra chiaramente che l’amministrazione Arrighi non ha mai avuto  a cuore gli atleti e gli appassionati del nuoto libero che da anni infatti sono obbligati ad andare alla piscina di Massa, anche  perché quella di Marina di Carrara è sovraffollata ed anche in precarie condizioni tecniche generali,  infatti è stata chiusa più volte . Nel 2023  quindi ,  anche  se in consiglio comunale del 18 dicembre Lorenzini aveva minimizzato l’accaduto,  aveva ritenuto opportuno modificare il progetto PNRR,  dal punto di vista dell’efficientamento energetico  per l’abbattimento dei consumi e alla riduzione dell’impatto sull’ambientale e sul clima. Con determinazione del maggio 2023 era stata  presentata persino   la candidatura al bando ‘Progetti per la realizzazione di impianti da  fonti rinnovabili per gli immobili pubblici’, fondo FESR 2021-2027”. Nella delibera però  si sottolineava  “l’assenza di specifica completa copertura finanziaria” e  “che eventualmente  si sarebbe  proceduto  ad un finanziamento, tramite apposita variazione di bilancio. Tutta  fuffa e niente altro, perché dopo mesi di chiusura del cantiere e il disagio per i residenti del centro città, l’assessore Lorenzini aveva rinunciato ad essere “green” e  a risparmiare sui consumi.  E  così si era solo perso tempo prezioso per la realizzazione dell’opera. Un'altra tegola su questa amministrazione che, ormai, amministra da due anni e mezzo   senza visione dei problemi e senza aver raggiunto nessun miglioramento delle strutture sportive per il benessere dei cittadini che per praticare sport migrano in città limitrofe. Ma eccoci alle ultime modifiche e rimodulazione senza fine. Nel dicembre 2024, cioè dopo tre anni di assegnazione del finanziamento del PNRR, si legge nell’atto che    si è ritenuto opportuno eseguire una valutazione complementare al progetto in termini di acustica,    per non creare problematiche alle attività/edifici confinanti. E che,   si è ritenuto opportuno anche  inserire  nella copertura un tamponamento dei pannelli in lana di roccia per attenuare le onde sonore, ma anche  come isolante termico. Chiedo: ma prima nessuno ci aveva pensato? Nonostante gli affidamenti ad ingegneri esterni all’Ente le idee vengono dopo anni e anni di progetti? Naturalmente  tutto ciò    ha comportato  inevitabilmente un incremento dei costi. Ed infatti nella relazione in data  17/12/2024, si esprime la necessità di integrare il  progetto con il collaudo per un importo di  35 mila  e i lavori di adeguamento acustico per un importo di  165 mila euro, con un incremento di  200 mila euro del costo complessivo dell’intervento, che passa da  1.878.118,00 a   2.078.118,00 euro. Questa in pratica, al di là di quanto raccontatoci finora dagli amministratori in carica, è  la realtà dei fatti e c’è poco da stare tranquilli”.

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